L’Iacp, al momento, non sembra avere diritto ad avere un Consiglio d’amministrazione. Il Tar di Catania, infatti, presidente Calogero Ferlisi, relatori Maria Stella Boscarino e Gabriella Guzzardi consigliere, giudicando nel merito il ricorso proposto dalla Provincia regionale di Messina con l’avv. Marcello Scurria contro la nomina di Giuseppe Laface a commissario straordinario dell’Iacp, con sentenza del 16 gennaio 2010 n. 117, ha dichiarato improcedibile il ricorso della Provincia. In precedenza, il 13 gennaio di un anno fa, il Tar aveva sospeso il decreto di nomina di Laface. Il Cga, cui Laface aveva proposto appello con il suo legale avv. Pasquale Gazzara, aveva ribaltato la situazione ritenendo la carenza di interesse della Provincia a proporre ricorso. La sentenza di merito del Tar chiude la vicenda.
Ma ne riapre un’altra: la mancanza di una guida per un ente fondamentale in una città impantanata per anni nelle sabbie mobili del risanamento. Il Tar ha sostanzialmente dato via libera alla facoltà della Regione di nominare un commissario. Ma a questo punto che sia un commissario “vero”, con pieni poteri, in grado quantomeno di far camminare un Iacp rimasto zoppo. Il nuovo commissario potrebbe essere lo stesso Laface, chissà. La certezza è che l’ente ha bisogno di una guida. Altrimenti rimarrà una macchina destinata solo a continuare a sbandare.