Si dovranno presentare davanti ai giudici della seconda sezione penale il prossimo 10 ottobre Orazio Cannavò, Vincenzo Longobardi, Luigi Ascione, Fortunato Colombaccio, Maurizio Irrera, Lorenzo Micalizzi, Vito Rizzo, Walter Morici, Domenico Arena, Cesare Graziano, Antonino Di Blasi, Vincenzo Pergolizzi, Giuseppe Rizzitano, Orazio Jhonny Faralla, Francesco Pergolizzi, Vittorio De Natale, Antonio Vento. Per i 17 imputati del processo nato dall’operazione Gramigna è questa la decisione presa oggi dal gup Daniela Urbani che ha disposto per loro 17 il rinvio a giudizio.
Decisa anche una condanna a 9 anni per Maurizio Santangelo e a un anno pena sospesa per Salvatore Nava che avevano scelto il rito abbreviato. Ha patteggiato la pena di un anno e 10 mesi Emanuele Di Maria. Unico prosciolto per “non luogo a procedere” Letterio Colantoni.
Sempre oggi è stata fissata davanti al gup Massimiliano Micali l’udienza per altri 7 che procedono con l’abbreviato condizionato.
L’operazione “Gramigna” era scattata all’alba del 22 luglio 2011 con due distinti tronconi condotti da Carabinieri e Polizia. Nel mirino delle forze dell’ordine i boss emergenti della mafia messinese che nel tempo hanno rimpiazzato i padrini storici,molti rinchiusi in carcere al 41 bis. Mesi e mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno consentito agli investigatori di far luce sulle nuove leve della criminalità cittadina. Nel calderone degli indagati c’è Domenico Arena, erede del boss storico di Giostra, Puccio Gatto; c’è Lorenzo Micalizzi, leader del gruppo di Santa Lucia sopra Contesse subentrato a Giacomo Spartà e naturalmente c’è anche Francesco Pergolizzi, nuovo capo della famiglia di Camaro, al posto di Carmelo Ventura.
(S.A.)