La condanna più pesante è quella disposta per il boss Rosario Tortorella. Trent’anni di carcere gli sono stati inflitti dai giudici della seconda sezione penale che hanno emesso dure condanne per gli imutati dell’operazione Pastura, che nel 2008 portò dietro le sbarre i componenti del gruppo aveva soggiogato commercianti e imprenditori della zona sud vittime di usura ed estorsione. Queste le condanne: Rosario Tamburella, 30 anni, Francesco Tamburella 22 anni e 9 mesi, Vincenzo Grazioso 13 anni e 10 mesi, Salvatore Strano a 11 anni, Giuseppe Lo Presti 6 anni, Luciano Brigante 10 anni , Alessandro Virzì 10 anni ed 8 mesi, Giovanni Fusco, Arturo Marabello e Letterio Morabito 3 anni, Caterina Rapità 2 anni e 8 mesi, Gregorio Russo e Antonino Pandolfino 6 anni. Per Letterio Tirante, Salvatore Tirante, Vincenzo Serio, Santino Briguglio e Giuseppe Cambria è arrivta invece la prescrizione. L’accusa rappresentata dal pm Fabio D’Anna, il 15 ottobre 2011 aveva chiesto condanne per oltre ottanta anni di carcere.
L’inchiesta “Pastura” portò a galla il clima di terrore che regnava fra i commercianti e gli imprenditori della zona sud quando, nell’agosto 2006, uscì dal carcere il boss Rosario Tamburella. Decine di commercianti erano costretti a pagare il pizzo dopo aver trovato sotto la saracinesca del negozio il classico bigliettino con le richieste estorsive. C’è poi il filone legato all’usura. Tamburella in questo settore si serviva di un pescivendolo incensurato che teneva i rapporti con le vittime fra le quali c’erano due promotori finanziari.