Uccise a colpi d’ascia lo zio. Ridotta in appello la condanna per il responsabile ultrasettantenne

La Corte d’assise di Appello di Messina ha condannato a sedici anni e sei mesi di reclusione il settantottenne Giovanni Finocchio, responsabile dell’omicidio dello zio ottantunenne Francesco Finocchio, finito con 12 colpi d’ascia a metà ottobre nel 2008 a San Pietro, una piccola frazione del comune di Casalvecchio siculo, nei pressi di un’abbazia arabo-normanna. In primo grado era stato condannato a 21 anni e 6 mesi e i giudici avevano riconosciuto la semi infermità all’uomo, reo confesso.
Giovanni Finocchio confessò di aver colpito lo zio con la sua ascia al culmine di una lite. Sette anni prima, il 15 luglio del 2001, Giovanni Finocchio aveva già imbracciato l’ascia, agitandola contro lo zio, non ferendo l’uomo.