Le immagini di questo articolo sono state inviate in varie fasi al nostro numero di segnalazioni WhatsApp 366.8726275 da punti diversi della città. Abbiamo deciso di raccoglierle in un unico reportage per denunciare la portata di un fenomeno per nulla edificante che prosegue indisturbato. Ci riferiamo all’abitudine di lasciare le macchine e le moto agli angoli dei marciapiedi e sopra di essi. La Polizia municipale qualche giorno fa aveva annunciato tolleranza zero verso questo incivile comportamento. I fatti, purtroppo, non depongono a favore di questa proclamata intenzione, anche se il Corpo di polizia avrebbe di certo bisogno di un organico maggiore. E va anche evidenziato che, negli ultimi sei mesi, sotto la guida del comandante Stefano Blasco, si sono registrati miglioramenti nella lotta ai comportamenti incivili. Ma il problema è culturale e richiede un’azione in sinergia fra amministrazione comunale, Polizia municipale e cittadinanza.
Tempostretto non si stancherà mai di denunciare tale forma di inciviltà dando spazio alle numerose segnalazioni che provengono dai cittadini. Soprattutto perchè il principale interesse che viene leso in questa vicenda è quello delle persone più deboli, bambini e diversamente abili, che non possono muoversi liberamente. Il fastidio, però, si estende anche a tutti gli altri pedoni. Passeggiare tranquillamente è diventato un lusso. È arrivato il momento che Messina faccia un salto culturale deciso verso una migliore qualità della vita. Gli spazi urbani vanno liberati dall’uso improprio e ossessivo di automobilisti e motociclisti. Al centro di tutto deve esserci finalmente una mobilità dolce, sostenibile, educata. Altrove ci riescono. Perché da noi deve essere un miraggio?
Per determinare il cambiamento servono anche le azioni simboliche, utili a cercare di indurre un cambio di mentalità. Perciò è senz’altro da apprezzare l’iniziativa di cui si è resa protagonista sabato 19 novembre una giovane artista di strada che ha lasciato sulle strade limitrofe a Piazza Cairoli scritte che incitano i messinesi indisciplinati a un atteggiamento più rispettoso della città e dei suoi abitanti.