Sono tornati a Palazzo Zanca perché non accetteranno compromessi. Sono tornati per ricordare che loro non lasceranno quelle case di via Alessandria del rione ferrovieri se prima il comune non garantirà loro una sistemazione alternativa e soddisfacente. Sono andati a vivere in questi alloggi in emergenza abitativa tra il 2008 e il 2009, alloggi per i quali il comune pagava un canone di affitto alla Gife. Lunedì, a sorpresa, lo sfratto. Non sanno dove andare, tutti hanno seri problemi economici, dicono di aver sempre rispettato i contratti, solo quattro di queste famiglie hanno occupato queste abitazioni in modo abusivo. Oggi sono tornati al comune, stavolta però qualche risposta l’hanno avuta. Li ha ricevuti il consigliere comunale Emilia Barrile che adesso proverà a fare da intermediaria tra queste famiglie e il commissario Croce. Dovranno avere qualche giorno di pazienza e tornare nei prossimi giorni. Nel frattempo la commissione risanamento passerà sotto la lente d’ingrandimento tutti i documenti relativi a questa vicenda. Verrà fatta un’analisi caso per caso, si cercherà di capire come sistemare eventualmente queste persone. Secondo Emilia Barrile sarebbe utile una conferenza dei servizi con lo Iacp per individuare se c’è immediata disponibilità di altri immobili. Loro dicono no anche al contributo di 400 euro per sei mesi ipotizzato da Croce. Dicono che quella cifra non basterebbe a pagare un affitto da altre parti, molti di loro sono disoccupati, e poi dopo sei mesi cosa accadrebbe? La loro protesta continuerà fino a quando non avranno una sistemazione adeguata. (Francesca Stornante)