Ordinanza ter. Arriva la terza ordinanza del sindaco Renato Accorinti sulle scuole al freddo che, si spera, questa volta metterà davvero la parola fine al caos che si è scatenato in questi ultimi tre giorni. Dopo le prime due ordinanze di giovedì sera che hanno gettato nel panico dirigenti e famiglie, che hanno chiuso scuole in cui i riscaldamenti funzionano o plessi che non esistono più da anni, lasciando aperte altre in cui si continua a congelare, dopo il caso politico che si è creato per colpa di quell’elenco sbagliato e di responsabilità da individuare al più presto, arriva l’ordinanza che riduce da 16 a 10 gli Istituti comprensivi comunali che devono continuare a tenere chiusi i cancelli fino al prossimo giovedì 18 perché senza riscaldamenti. Restano anche gli istituti superiori Nautico Caio Duilio e Jaci. Un elenco che praticamente si dimezza e che, si spera, sia stato attentamente vagliato dagli uffici del Dipartimento Manutenzioni Comunali. Un caso che ha creato non pochi malumori in giunta con il sindaco Accorinti che si è scagliato contro il dirigente del Dipartimento Manutenzioni che aveva fornito elenchi sbagliati e con gli assessori Pino e Ursino, rispettivamente Manutenzioni e PUbblica IStruzione, che sono stati tagliati fuori dallo stesso sindaco e si sono trovati con provvedimenti che hanno creato giorni di disagi gravissimi.
Da lunedì dunque sono queste le scuole che continueranno a restare chiuse:
Istituto comprensivo Manzoni Dina e Clarenza: Infanzia, Primaria e Media Pirandello di via Catania;
Istituto comprensivo La Pira Gentiluomo: Primaria Gentiluomo di viale Europa – Camaro Inferiore, Media La Pira di Camaro S. Paolo;
Istituto comprensivo Tremestieri: Primaria Tremestieri 1
Istituto comprensivo Cep Giuseppe Catalfamo: Infanzia Primaria Annibale Maria di Francia Catalfamo di via 17 H Contesse;
Istituto comprensivo Mazzini Gallo: Media Gallo, Primaria Mazzini e Infanzia Mazzini di via Natoli;
Istituto comprensivo Battisti-Foscolo: Media Juvara di piazza Casa Pia;
Istituto comprensivo Villa Lina-Ritiro: Primaria Lombardo Radice di via Palermo;
Istituto comprensivo Giovanni 23° Villaggio Aldisio: Primaria Michele Trimarchi palazzo ex Sitat di via Corbino Orso;
Istituto comprensivo Albino Luciani: Infanzia, Primaria, Secondaria Albino Luciani di contrada Gazzi Fucile;
Istituto Tecnico Economico Jaci;
Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio.
Questo l’elenco definitivo. Almeno fino al prossimo dietrofront. Il Comune inserisce in realtà anche tre plessi dell’Istituto comprensivo Evemero da Messina, ma dalla scuola arriva comunicazione sul fatto che nessuna lezione sarà sospesa: “Le attività didattiche ed amministrative in tutte le sedi scolastiche di questo Istituto si sono sempre svolte con regolarità e continueranno sino a diverse determinazioni del Dirigente Scolastico”. Quindi alla Evemero si continuerà regolarmente a fare scuola.
In questa ordinanza il sindaco inserisce diverse novità. A cominciare dal fatto che la chiusura è stata ordinata per gli istituti che non hanno impianti: «Da informazioni acquisite dal Dipartimento Immobili comunali, a seguito di riunione tecnica coordinata dall’assessore Sebastiano Pino, gli impianti mal funzionanti di alcuni istituti sono stati riparati, dunque occorre riformulare un nuovo elenco indicando quegli istituti totalmente privi di impianti».
«In considerazione del perdurare delle condizioni metereologiche avverse, per tutelare la salute degli alunni e del personale, si dispone la chiusura sino al 18 gennaio delle attività scolastiche di alcuni istituti comprensivi del Comune di Messina e istituti superiori di secondo grado di competenza della Città Metropolitana totalmente privi di impianto di riscaldamento.
Negli altri istituti si lascia facoltà al Dirigente scolastico di sospendere le attività didattiche nel caso di mal funzionamento degli impianti esistenti e comunque fino al 18 gennaio. I dirigenti scolastici, anche prima della data stabilita, possono provvedere a riaprire le scuole al verificarsi di condizioni climatiche che garantiscano lo svolgimento delle attività scolastiche».
Quindi anche in questa terza ordinanza si lascia libera prerogativa ai dirigenti di chiudere i plessi in casi di necessità, a prescindere dall’elenco allegato all’atto.
Novità anche per la scuola Leopardi. Oggi si attendeva la relazione che lo scorso 6 gennaio il sindaco Accorinti aveva commissionato ad un docente dell’Università di Catania per capire se ci fossero gli estremi per riaprire il plesso di Minissale, dichiarato fuori norma per motivi sismici dall'Ispettorato del Lavoro lo scorso 22 novembre. La relazione è stata consegnata e apre la strada ad un’ordinanza che già martedì potrebbe far rientrare nella scuola i 440 alunni che da prima di natale vagano tra soluzioni alternative e attività extrascolastiche. Dalla relazione emergerebbe che non ci sono problemi strutturali che nel breve periodo possano essere di pericolo per alunni e lavoratori, una parte probabilmente sarà interdetta all’utilizzo ma il resto potrà accogliere gli alunni. Lunedì ci sarà un sopralluogo tecnico e poi dovrebbe essere pubblicata l'ordinanza di apertura già per martedì.
La riapertura consentirebbe agli alunni di svolgere regolare lezione in orario antimeridiano in attesa dei lavori necessari per il trasferimento al plesso ex Corelli, individuato a seguito della ricerca di mercato legata agli interventi di messa a norma che inizieranno nei prossimi giorni nell'istituto.
Francesca Stornante