Crisi Messinambiente, scatta l’ emergenza rifiuti

Quello che fino a poche ore fa era un rischio da scongiurare a tutti i costi adesso è un’amara certezza. Già da domani mattina in città sarà vera emergenza rifiuti. La ditta che si occupa del trasporto in discarica già da una settimana aveva dato l’ultimatum annunciando il blocco del servizio se non fosse stato saldato il debito da 570.000 euro che vanta in questo momento. Nei giorni scorsi le rassicurazioni dell’esperto alle partecipate del Comune Dalmazio e dello stesso commissario Croce erano bastate per convincere la ditta a continuare a svolgere l’attività, oggi però è arrivata la comunicazione ufficiale: da questa mattina i mezzi si fermeranno e non conferiranno i rifiuti nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. L'ultimo viaggio è stato effettuato questa mattina alle 6, adesso si cerca di trovare una soluzione tampone per convincere la ditta a continuare l'attività. Una vera tegola che si abbatte sulla già disastrata Messinambiente e che manda in tilt la raccolta rifiuti in città. Lo ha comunicato direttamente il commissario di Messinambiente Armando Di Maria che da giorni lanciava l’allarme e che oggi si ritrova a dover tristemente prendere atto di una situazione senza via d’uscita. Le conseguenze per la città saranno visibili già da domani perché i mezzi di Messinambiente che questa notte effettueranno la raccolta domani non potranno scaricare e di conseguenza saranno costretti a fermarsi. Già da domani si accumuleranno per le strade messinesi circa 350 tonnellate di immondizia, con il passare dei giorni la situazione diventerà davvero insostenibile. Il commissario Di Maria oggi aveva già scritto al Prefetto, al Commissario Croce e aveva incontrato l’esperto Dalmazio per far presente tutti i problemi della società e l’assoluta impossibilità di far fronte anche alle più piccole necessità per la mancanza di liquidità nelle casse. “Con gli interventi straordinari che avevamo messo in campo nelle ultime settimane avevamo ripulito la città, domenica eravamo usciti dall’emergenza e giusto oggi avevamo completato tutti gli interventi. A quanto pare è stato inutile perché da domani saremo punto e a capo e anzi temo che sarà ancora peggio perché davvero non vedo come si potrà uscire da questo vicolo cieco”, spiega Di Maria che davvero non sa più come andare avanti.

Sulla querelle con l’Ato3 per le somme che dovevano essere destinate a Messinambiente e che invece serviranno per saldare il debito contributivo con l’Inps, Di Maria dice che ormai da una settimana non ci sono più rapporti diretti con il commissario Trimboli. “Ci ha tenuti sulla corda per una settimana dopo aver assicurato davanti al Prefetto e al Commissario Croce che ci avrebbe dato quelle somme. Se almeno fosse stato chiaro sin dall’inizio forse sarebbe stato trovato il modo per evitare che la ditta che porta i rifiuti in discarica si fermasse definitivamente da stanotte”.

Dunque se è vero che non ci sono più contatti diretti, lo scontro a distanza è sempre più acceso. A questo punto l’unica certezza è che domani i mezzi di Messinambiente saranno colmi di rifiuti e non potranno più svolgere alcun servizio. I cassonetti inizieranno a riempirsi e in poche ore la città conterà quintali di immondizia. “Ci scusiamo con i cittadini che faranno i conti con sporcizia e condizioni igienico-sanitarie pessime. Ci scusiamo con tutti quelli che pagano la tassa sui rifiuti, che tra l’altro sarà portata al massimo, e che hanno un servizio pessimo” dice Di Maria.

Intanto i segretari generali dalla FP CGIL e della FIT CISL Clara Crocè e Enzo Testa hanno scritto al Commissario del Comune Croce per chiedere un urgente incontro in merito alla vicenda “Riteniamo sia utile un momento di confronto finalizzato alla messa in sicurezza del sistema di gestione dei rifiuti. L’irregolarità del DURC della società Messinambiente SpA, che oggi è elemento di criticità, purtroppo, è solo uno dei numerosi problemi. Non è possibile continuare a procedere in questo modo – scrivono i due sindacalisti – non si può affrontare il credito INPS oggi, domani il fornitore del gasolio e gli stipendi dei dipendenti che legittimamente rivendicano il mese di ottobre, dopodomani altri fornitori e così via di giorno in giorno. Appare urgente e improcrastinabile reperire ulteriori disponibilità economiche. La società d’Ambito, peraltro, è creditrice di oltre 11.761.028,80 euro relativi ai soli costi dell’anno in corso. Mentre ancora deve ricevere 20.800.000,00 di euro per costi inerenti gli anni dal 2005 al 2011. Essendo enorme la consistenza di tali crediti è facile comprendere la sofferenza della società Messinambiente e dei lavoratori che negli ultimi anni sono stati costretti ad assicurare il servizio di raccolta con enormi sacrifici. In mancanza di risposte è inevitabile la mobilitazione dei lavoratori” concludono i sindacati. (Francesca Stornante)