La Regione a lavoro per ridurre agli abitanti delle isole minori, dopo il sequestro delle tre navi di Caronte&Tourist che operano sulle tratte per Ustica e le Eolie.
“Ci siamo subito attivati per trovare soluzioni sostitutive – spiegano il Governatore Renato Schifani e l’assessore alle infrastrutture Alessandro Aricò – abbiamo preallertato i prefetti di Palermo e Messina e contattato la società Caronte&Tourist per verificare in che modo intenda garantire il servizio, mediante l’utilizzo di altri traghetti. Inoltre, abbiamo chiesto all’amministratore giudiziario, che si è appena insediato, di poter disporre la ripresa del servizio delle tre navi sequestrate solo per il trasporto dei passeggeri che non presentano mobilità ridotta e delle merci”.
Intanto anche la società armatrice si dice “molto sorpresa” del provvedimento giudiziario. Già a suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati(sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara – precisa in una nota Caronte – In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione.”
“Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle PMR. Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato. Confermiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura, certi che anche stavolta la idoneità delle nostre navi sarà accertata”, conclude l’azienda messinese.