La vittoria del Messina contro l’Acri, al di là del rotondo risultato finale, ha lasciato in dote diverse buone indicazioni per la seconda parte del campionato. Intanto la certezza del San Filippo come fortezza (otto vittorie in dieci gare). Tra le mura amiche l’Acr si è dimostrata ancora una volta squadra forte e cinica, capace di reagire ad un immediato ed immeritato svantaggio generato dalla marcatura di La Canna. I giallorossi di Bertoni, nonostante il carico negativo della brutta prova di Caltanissetta, hanno continuato a giocare e con grinta ed abnegazione, ma anche con qualità, hanno ribaltato il risultato. Un carattere che i tifosi si aspettano di rivedere adesso anche lontano dallo stadio “amico”, dove per la squadra peloritana sono sempre stati dolori. Un colpo fuori casa, il primo stagionale, potrebbe davvero rilanciare le quotazioni del Messina, che godrebbe di un ottimo incentivo in classifica ma soprattutto continuerebbe ad acquisire fiducia nei propri mezzi. Già a partire da domenica a Lamezia, nella sfida contro il Sambiase. Sarebbe l’occasione ideale per “vendicare” il ko interno dell’andata, l’unico fin qui maturato al San Filippo.
Tornando al match di domenica, bene si è comportato il tandem Cocuzza-Grillo in assenza del bomber Giorgio Corona. Entrambi gli attaccanti sono andati a segno (da incorniciare il colpo di testa di Cocuzza, prima marcatura invece per il fantasista) e hanno messo in difficoltà la difesa calabrese, presa spesso alla sprovvista dai movimenti rapidi delle due punte. Un’autentica spina nel fianco si è rivelata Antonino Campanella, debuttante con la maglia dell’Acr e autore di tre assist. Dopo l’addio al Città di Messina per scarso impiego ha deciso di rimettersi in gioco convincendo subito il Ds, Ciccio La Rosa. Mossa azzeccata: il difensore, preferito a D’Angelo non al meglio, ha dato corsa e dinamismo sulla corsia destra, fornendo come detto anche passaggi preziosi per i compagni. E ancora La Corte, attaccante classe ’93 che in pochi minuti è riuscito a bagnare l’esordio con un gol bello e molto significativo. Il giovane under si è mosso bene, dando dimostrazione a Bertoni di potere rappresentare un’ottima alternativa offensiva per il futuro.
In classifica il divario dalla capolista HinterReggio rimane consistente, undici punti. Il Messina deve però pensare partita dopo partita, in attesa dell’auspicata riduzione delle penalizzazioni che potrebbe dare una grossa mano all’Acr. Senza i sette punti i giallorossi sarebbero secondi a pari merito con il Palazzolo: questo deve dare la carica per le prossime gare e non aumentare il rammarico. C’è ancora il tempo per recuperare. Ecco perché i tifosi devono stare vicino alla squadra e alla società, rappresentata da Lello Manfredi. L’unità in questo momento può fare la differenza.