Seconda sconfitta consecutiva e clima irrequieto in casa Città di Messina. Sarà che senza risultati diventa tutto più difficile, sarà l’aria del mercato che si avvicina o forse qualche meccanismo che si è inceppato. Fatto sta che la società ha fatto sapere di essere pronta ad intervenire. Ve n’è la necessità. «Abbiamo commesso errori che abbiamo pagato a caro prezzo, però la mentalità della nostra squadra del primo tempo non mi è piaciuta – ha commentato il presidente Elio Conti Nibali dopo la gara con il Savoia -. Nella ripresa molto meglio, ma in alcuni momenti abbiamo perso un po’ la lucidità per costruire e segnare. Questa settimana sarà di riflessione, abbiamo perso due gare, ma la classifica cambia in poche settimane e non mi preoccupa. Mi preoccupa più l’atteggiamento che deve tenere la squadra per tutti i novanta minuti».
Sulla graticola, come spesso accade in questi casi, è finito il tecnico Pasquale Rando. Se non da parte del club, sicuramente da alcuni tifosi. Ma al di là delle indiscutibili doti umane, è davvero paradossale prendersela con l’unico che a nostro modo di vedere non ha assolutamente colpe. Anzi ha dato ad una squadra neopromossa un gioco, per buona parte in questi mesi spumeggiante. Il CdM punta al vertice ed è lì che in questo momento si trova in classifica. A meno che, ma lo si doveva dire apertamente, non si credeva davvero di potere vincere il campionato. A quel punto si sarebbe potuto puntare su un tecnico più navigato, ma certamente doveva essere contestualmente cambiato almeno un terzo dell’attuale organico.
Che qualcosa deve cambiare, lo ha confessato comunque anche lo stesso Rando. Ennesimo segnale di un ambiente insofferente: «Abbiamo regalato l’intero primo tempo al Savoia e non è più possibile andare avanti così. E’ un periodo nero del quale, come al solito, mi assumo interamente le responsabilità. Ma è necessario discuterne al più presto con la società, che
si è sempre dimostrata disponibile e attenta. Anticipare il previsto incontro pre-mercato. Stiamo pagando probabilmente il fatto di essere una squadra dall’età media troppo bassa. Non basta avere i piedi buoni, in certe occasioni ci vogliono anche gli attributi. Vanno fatte delle valutazioni». Non si sa bene a chi siano rivolte queste parole, fatto sta che le parti, sicuramente, si vedranno presto per capire cosa fare.
Si aspettavano rinforzi in difesa ed invece è arrivato Bongiovanni nell’unico reparto che sembrava perfetto, l’attacco. Forse indicazione che qualcuno è in partenza. Il primo indiziato è Tiscione, corteggiato dal Cosenza ma non solo. Ieri, però, c’è stata anche l’esultanza polemica di Saraniti dopo il gol. «Onestamente non l’ho vista, me l’hanno detto che ha esultato in maniera polemica – ha affermato Conti Nibali -. Non ce l’aveva con la dirigenza comunque, probabilmente ha voluto replicare a certe critiche lette sui social network».
La società ad ogni modo sarebbe pronta ad intervenire per colmare le alcune evidenziate, ed a farlo in tempi brevi. Tranquilla salvezza, vertice, vittoria del campionato: a cosa puntare? In questo momento, ciò che serve più di ogni altra cosa, probabilmente è un pizzico di serenità smarrita. «Il nostro progetto è molto ambizioso e non esce ridimensionato da queste sconfitte», ha concluso il presidente giallorosso.