Catalano è più criptico del solito, così decifrare la formazione del Messina che domani scenderà in campo contro il Comprensorio Normanno diviene più complicato del solito. Senza gli squalificati Cucinotta e Caiazzo, il nodo, come sempre, è rappresentato dagli under. Partiamo da quelli certi di una maglia da titolare: Lagomarsini (’93) tra i pali, Caldore (’93) in difesa e Cicatiello (’94) a centrocampo. Resta da occupare un solo “slot” con diversi atleti in corsa. C’è Parachì (’92) rimasto a riposo a Paola dopo il gol nella stracittadina. Ancora i centrocampisti Guerriera (’92), che proprio contro il Città di Messina ha mostrato tutta la sua duttilità, e Comegna (’92). E i difensori Di Stefano (’93) e Leo (’94), impiegato a gara in corso con il Montalto in sostituzione dell’acciaccato Chiavaro.
Non è una scelta facile per l’allenatore peloritano. Qualora dovesse essere preferito Parachì al fianco di Corona e Leon, in difesa a sinistra spazio a Quintoni e a centrocampo confermati Bucolo e Maiorano. Tutti in panchina, invece, Croce, Costa Ferreira e lo scalpitante Cocuzza. Discorso diverso se il tecnico optasse per due under in mezzo al campo, con l’esclusione di Maiorano e l’inserimento di un altro “big” avanti: corsa a due tra Croce e Cocuzza. Con l’impiego di un difensore, invece, uscirebbero dall’undici titolare uno tra Ignoffo e Quintoni per fare spazio ad under dietro (impiegabili Leo, Di Stefano ma anche Guerriera) e ad un over in attacco. Proprio quest’ultima ipotesi, ad oggi, appare la più probabile, perché l’atteggiamento positivo della squadra tra le mura amiche potrebbe spingere Catalano a rischiare qualcosina dietro puntando sul potenziale offensivo dei suoi.
«Decido domani» ha fatto sapere in maniera secca l’allenatore, che ha davanti a sé delle decisioni importanti, dopo le critiche ricevute da parte della tifoseria per il pareggio di Paola. «Venire a Messina comporta anche questo – ha risposto con grande educazione -. Quando tutto va bene è facile, ma bisogna essere in grado di gestire anche questi momenti. La piazza è esigente, la pressione ci sta, è normale che al primo errore ci siano mugugni. Ma non possiamo vincere tutte le partite. Siamo un gruppo totalmente nuovo, la classifica è corta e lavorando sono certo che raggiungeremo i risultati sperati».