Si respirava un’aria diversa al ”San Filippo”, nel pomeriggio, per la ripresa degli allenamenti dopo il big-match di domenica scorsa con il Cosenza. Volti distesi e tanta soddisfazione per un traguardo ormai lì ad un passo e nulla più. Mister Gaetano Catalano ha fatto svolgere due mini partite a metà campo ai suoi ragazzi (tutti a disposizione, quindi, poco lavoro per gli infaticabili fisioterapisti Mirko Natoli e Angelo Mangano) con l’inserimento del ds Fabrizio Ferrigno e del preparatore dei portieri Vincenzo Di Muro, quest’ultimo a difesa di una delle due porte. Fra le curiosità venute fuori oggi anche la vena realizzativa di Ettore Lagomarsini che, schierato da centravanti, ha realizzato ben 4 reti (al suo ”maestro” Di Muro) e ci ha tenuto e precisare di… aver fornito anche due assist.
Settimana quasi standard, comunque, per la band giallorossa che si prepara ad affrontare la trasferta di domenica a Ragusa (gara ricordiamo a porte chiuse). Oggi previsto solo un allenamento nella mattinata, giovedì la consueta partita infrasettimanale, con una formazione giovanile, si svolgerà di mattina, mentre venerdì, probabilmente, seduta di lavoro pomeridiana, quindi, la rifinitura di sabato mattina (a porte chiuse) e subito dopo la partenza alla volta della città iblea.
A metà della seconda delle due partite, fatte disputare ieri dal trainer peloritano, accade un qualcosa di molto particolare. Per un dubbio fallo in area, l’arbitro (mister Catalano da Messina…) decreta un calcio di rigore. Senza troppi giri di parole il fantasista Fabrizio Ferrigno da Napoli afferra la sfera con decisione e la posiziona sul dischetto. Di fronte a sé il mitico Vincenzo Di Muro. Sembrava una sfida di un calcio che, forse, non c’è più. Due fra i calciatori più rapprensentativi di una serie C che fu di fronte. Uno contro l’altro. Loro che, a Giulianova, giocarono una stagione in C da assoluti protagonisti. Ma torniamo all’episodio incriminato. Con freddezza Ferrigno calcia forte e centrale e non lascia scampo a Di Muro vanamente proteso in tuffo alla sua destra (nella foto la marcatura). Ferrigno esulta come se avesse realizzato un gol fondamentale, mentre Di Muro si rammarica e dice ”Pensavo che lo incrociasse, porca miseria mi ha f…”. Una cartolina di un calcio che non c’è più, da due protagonisti pronti a regalarne tante altre ai tifosi del Messina per una nuova scalata…