Il Messina pareggia 0-0 a Ragusa e rimanda all’ultima di campionato la festa promozione. Non moltissime emozioni nella sfida dell’Aldo Campo: nel corso della gara la capolista non ha dato quasi mai l’impressione di volere affondare seriamente, mentre i padroni di casa, forse intimoriti dalla posizione di classifica, si sono limitati a non prenderle e solo raramente si sono fatti vedere dalle parti di Lagomarsini. Più acceso il primo tempo, secondo quasi soporifero.
I giallorossi si presentano in campo senza diversi big, su tutti Ignoffo, Bucolo e Maiorano. Sorprendenti alcune scelte di Catalano, che da spazio a tanti under utilizzati con il contagocce nel corso della stagione. A destra in difesa Leo, in mezzo Caiazzo e Cucinotta, a sinistra Quintoni. A centrocampo Savanarola e Ferreira sugli esterni, i giovani Caiazzo e Comegna in mezzo. In avanti Corona e Cocuzza, preferito a Chiaria. Curiosità, addirittura due i portieri in panchina, oltre Cuda anche Mangini. Dall’altra parte non ci sono Piluso e Scoppetta, fuori anche Panatteri. Si gioca a porte chiuse, anche se circa 30 tifosi iblei assistono al match attraverso una sopraelevazione, con tanto di bandiere.
PRIMO TEMPO
Inizia meglio il Messina, con le fasce vivacissime. Ferreira per Savanarola a rimorchio: l’ex Paternò cicca la sfera. I ritmi sono però lentissimi e per vivere un altro brivido si deve attendere il 20′: ancora Ferreira dalla sinistra supera due avversari, crossa, ma Ferla blocca. Dopo pochi minuti è di nuovo Savanarola a rendersi pericoloso su cross di Quintoni, ma da centro area non inquadra la porta. Ancora Ferreira si fa vedere con una conclusione che si perde alta, poi Savanarola, servito dal portoghese, calcia fuori da buona posizione. L’ultimo brivido è rappresentato dalla rovesciata dell’esterno che non impensierisce Ferla.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo si apre con una grande chance per Corona, che servito su punizione da Quintoni costringe Ferla al grande intervento. Copione identico al 10′, in occasione di un corner, con l’estremo di casa che si oppone a “Re Giorgio”. L’unico rischio per il Messina è autoprodotto, con Cucinotta che per frenare Dalì per poco non inganna Lagomarsini, bravo a smanacciare. Al 16′ tentativo di Foderaro fermato dalla difesa peloritana, dopo due minuti tiro a giro di Bonarrigo che colpisce in pieno la traversa. L’ultima occasione capita sui piedi di Corona ma senza risultati.
Finisce così. Al Messina, con il Cosenza vittorioso a Torre Annunziata, basterà fare un punto con la Nissa già retrocessa per potere festeggiare il ritorno tra i professionisti. In casa Ragusa, al termine della gara si è dimesso il mister Giuseppe Anastasi.