Il termine dei lavori era previsto all’inizio del 2013 ma, come spesso accade, i tempi non sono stati rispettati. La ditta all’opera è la So.Crem. S.r.l. ed il costo dell’impianto di cremazione previsto è di 2 milioni e mezzo di euro.
Il partito Radicale si rivolge all’assessore Daniele Ialacqua per chiedere notizie dei lavori e preme affinché Messina si possa dotare di un servizio “che trova sempre più consenso tra i cittadini consapevoli e informati, auspicando che il Consiglio Comunale approvi e faccia applicare un nuovo adeguato Regolamento di Polizia Mortuaria e Servizi Funerari”.
Al momento, infatti, chi vuole usufruire del servizio deve affrontare l’onere della cremazione nella struttura di Palermo, l’unica della Regione. “La mancata realizzazione e la ritardata attivazione – concludono i Radicali – incide sui costi di quei cittadini che vogliono rispettare le volontà dei propri cari. Stesso ragionamento, ribaltato, vale per la perdita di introiti per le casse comunali causati dalla mancata messa in funzione dell’impianto realizzato nella zona del Cenobio del Cimitero monumentale. L’attivazione dell’impianto di Messina potrebbe anche migliorare la stessa situazione del deposito mortuario del Cimitero”.