Dopo le polemiche, la Giunta di S. Teresa ha deciso di revocare la delibera con la quale venivano determinate le tariffe relative alle rette per il servizio dell’asilo nido comunale di S. Teresa di Riva a partire dall’1 settembre. La protesta dei genitori si era levata alta, in quanto i costi erano ritenuti esosi. “Le nuove tariffe – è stato evidenziato – saranno rideterminate in sede di approvazione del bilancio di previsione 2016”. Si ricomincerà quindi con le vecchie tariffe.
La Giunta aveva determinato che chi ha un reddito-Isee pari a zero sarebbe stato esente. Fino a mille euro si sarebbero dovuti pagare 50 euro al mese; da mille euro e un centesimo a duemila euro il costo è di 100 euro; da 2mila euro e 1 centesimo a 3mila euro, 150 euro; da 3mila e un centesimo a 5mila: 200 euro; da 5mila e 1 centesimo a 7mil: 250 euro; da 7mila e un centesimo a 10mila: 300 euro; da 10mila e 1 centesimo a 14mila: 350 euro; da 14mila e 1 centesimo a 18mila: 400 euro; da 18mila e 1 centesimo a 25mila: 500 euro; oltre i 25mila euro: 600 euro. La retta mensile sarebbe stata ridotta del 50% dal secondo figlio in poi per le famiglie che hanno contemporaneamente più di un piccolo all’asilo nido del centro jonico.
Tutto revocato, e da rifare, probabilmente con l’anno nuovo. I bimbi, per la cronaca, vengono ospitati dalle 8 alle 16.30 e potranno contare su colazione e pranzo. Ma le famiglie possono richiedere anche delle modifiche di orario, con conseguenti aumenti sulla quota mensile. E’ previsto il 10% in più per chi anticipa l’ingresso del bambino di un’ora, vale a dire alle 7 e chi posticipa l’uscita dalle 16.30 alle 17.30. Del 20% in più, invece, per quanti anticipano e posticipano. Il servizio rientra tra quelli a domanda individuale per i quali occorre garantire la copertura del costo del costo di gestione con contributi tariffari a carico dell’utente in misura non inferiore alle percentuali stabilite dalle vigenti disposizioni di legge in materia.
Carmelo Caspanello