Senza stipendi da sette, cinque, tre mesi. Al momento con le lettere di licenziamento già ricevute, qualcuno con le procedure di mobilità già avviate, qualche altro pronto alla cassa integrazione parziale. E’ l’esercito dei lavoratori dei servizi sociali che ha chiuso un 2012 nero e che ha iniziato il nuovo anno senza grandi certezze. I bandi sono scaduti e quindi si resta in attesa di una proroga o di bandi nuovi. Nel frattempo però ci sono centinaia di lavoratori che stanno continuando a lavorare senza soldi da mesi. In campo sono scesi ancora una volta i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai. Hanno inviato una nota al Prefetto Trotta per chiedere l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione proprio a causa del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori che gestiscono i servizi sociali. I lavoratori, dichiarano i segretari, ormai sono allo stremo e non possono più assicurare alle loro famiglie un minimo di sussistenza. La situazione è allarmate, alcune cooperative sono ferme al pagamento degli stipendi di maggio, altre ai mesi di luglio, altre ancora al mese di ottobre. Ovviamente nessuna ha pagato la tredicesima. Alcune cooperative sono riuscite ad anticipare alcune mensilità mentre altre non sono in grado neanche di pagare i contributi previdenziali. Senza dimenticare che l’Amministrazione comunale deve ancora liquidare numerose fatture alle cooperative. Ancora una volta è ’ il cane che si morde la coda, dicono i sindacati, e a farne le spese i soliti noti: i lavoratori e le fasce più deboli della nostra popolazione costretti a sopportare i guasti della politica. I segretari hanno chiesto la convocazione di un incontro con la partecipazione di tutte le parti in causa: il Commissario Croce, il Ragioniere Generale di Palazzo Zanca Coglitore, il Dirigente ai servizi sociali De Francesco e i Presidenti delle cooperative Azione Sociale, Nuove Solidarietà, Nuova Presenza , Faro 85, Progetto Vita. (Francesca Stornante)