La prima è andata, il nuovo percorso dei servizi sociali è ripartito oggi pomeriggio con la trattativa privata che ha affidato uno dei servizi sospesi lo scorso 22 marzo per la mancata proroga che scatenò l’ira dei lavoratori. Dopo i giorni di inferno della scorsa settimana, per il momento, sembra essere tornato il sereno. La soluzione è temporanea, la priorità però al momento è far ripartire l’assistenza per i migliaia di utenti che da due settimane sono senza aiuto e far tornare a lavoro gli operatori che sono rimasti fermi e in balìa delle notizie che nei primi giorni post sospensione arrivavano da Palazzo Zanca che hanno scatenato le proteste.
La trattativa di oggi pomeriggio ha affidato il Servizio di assistenza domiciliare disabili. Ad aggiudicarselo per i prossimi tre mesi la cooperativa Delfino di Catania, uscita vincitrice per aver presentato la migliore offerta con un ribasso del 20% sul bando di Palazzo Zanca che aveva fissato l’importo per questo servizio in 385.707 euro. Sul tavolo del Dipartimento Servizi Sociali erano arrivate 12 offerte, due erano state scartate perché non rispondenti alle caratteristiche richieste nel bando, per l’aggiudicazione è stato effettuato il sorteggio tra quelle che avevano proposto le stesse condizioni. La Delfino si occupa già di assistenza igienico sanitaria nelle scuole per il Comune di Catania e, da una prima ricerca effettuata, sembra non aver problemi di alcun tipo con il pagamento dei suoi dipendenti e con la gestione del lavoro. La speranza è che lo stesso accada anche a Messina dove però, è giusto precisarlo, la responsabilità dello sfascio del sistema delle cooperative nei servizi sociali non si può addebitare solo alle cooperative ma anche, e in buona parte, alla politica. Adesso entro tre giorni avverrà la pubblicazione del verbale della trattativa, entro i primi giorni della prossima settimana il servizio riprenderà a pieno ritmo. I lavoratori transiteranno immediatamente nella nuova cooperativa, già domani inizieranno gli incontri con le organizzazioni sindacali per concordare il passaggio degli operatori. Per loro non ci sarà alcuna conseguenza né sul piano occupazionale né su quello retributivo, nonostante i nuovi bandi abbiano tagliato gli importi a disposizione di chi sta subentrando alle cooperative che fino ad oggi avevano in appalto questi servizi.
Domani sarà affidato il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani” per 301.010 euro. Nei giorni successivi si passerà ai Centri di Aggregazione Giovanile. (Francesca Stornante)