Si ricomincia con il botto. Neanche il tempo di dare il via al servizio di trasporto e assistenza igienico sanitaria agli studenti disabili che frequentano le scuole di competenza del Comune che esplodono i primi problemi. E a rischio potrebbe essere addirittura il servizio stesso, con lavoratori pronti a fermarsi e a sospendere tutto se la cooperativa non rispetterà gli accordi. La denuncia arriva dalla Fp Cgil pronta a dare battaglia insieme a lavoratrici che di certo non sono nuove alle lotte senza esclusione di colpi. Sono le stesse della lunga e tormentata vertenza Futura, lo stesse che hanno lottato con le unghie e con i denti per difendere posto di lavoro e dignità occupazionale. Adesso sono cambiati i tempi, i nomi, i servizi, ma l’incubo è di nuovo dietro l’angolo. E dunque in casa Cgil si cominciano ad affilare le armi.
“Accordi non rispettati. La cooperativa ha deciso, in modo unilaterale, l’assunzione dei lavoratori in qualità di sociolavoratore subordinato. L’assunzione è avvenuta la scorsa domenica, tramite comunicazione Unilav e ieri mattina dopo l’uscita dei ragazzi dalle scuole i lavoratori dovevano sottoscrivere il contratto” hanno dichiarato la segretaria Clara Crocè e i 126 lavoratori che sono impegnati nel servizio. A non rispettare gli accordi sarebbe stata la presidente del Consorzio Progetto Vita. “Tutti i 126 lavoratori assistiti dalla Fp Cgil e dai legali non hanno sottoscritto il contratto chiedendo la modifica al Presidente della cooperativa, il quale si è rifiutato adducendo la motivazione che almeno il 70% dei lavoratori deve essere socio della cooperativa alla quale hanno affidato il servizio Comunità per Vivere Insieme.
Ieri pomeriggio i 126 lavoratori accompagnati dalla sindacalista Crocè e dai legali hanno incontrato l’Assessore Santisi e la Dirigente del Servizio, alle quali hanno rappresentato la loro contrarietà alla firma di un contratto nella qualità di socio lavoratore. “I lavoratori sono sempre gli stessi – dichiara Clara Crocè – e sono soggetti a continui appalti . Essere assunti come socio lavoratori potrebbe comportare la sospensione unilaterale da parte del datore di lavoro della retribuzione, o non pretendere il regolare pagamento degli stipendi o circostanza ancora più grave in caso di licenziamento non avere diritto al reintegro sul posto di lavoro. Il comportamento assunto dalla cooperativa è gravissimo non può essere imposto al lavoratore di diventare socio senza ave acquisito preventivamente l’adesione. Inoltre la cooperativa ha minacciato di sospendere i servizi e in serata ha ritirato i mezzi per il trasporto” .
“I lavoratori oggi si presenteranno regolarmente sul posto di lavoro- continua Crocè- questo l’accordo raggiunto con la Santisi, in attesa si avere notizie sulle reali intenzioni della cooperativa. Non accettiamo imposizioni negative sui lavoratori i lavorati , non si lasciano intimorire, sono gli stessi che hanno portato avanti la battaglia contro la ex cooperativa futura .