Per provare ad arginare il caos servizi sociali il Commissario Croce detta le linee da seguire per iniziare a fare un po’ d’ordine in quello che è soprattutto il dramma che stanno vivendo centinaia di lavoratori. Ci sono quelli di Nuova Presenza e Faro 85 incatenati da una settimana davanti Palazzo Zanca, ci sono i colleghi di Azione Sociale che hanno dato il via al presidio permanente a Casa Serena, tutti uniti in una battaglia per gli stipendi che non arrivano. Croce ha deliberato oggi, con i poteri della Giunta, un atto di indirizzo al Dirigente del Dipartimento Servizi Sociali, per “porre in essere ogni attività necessaria per giungere all'uniformità ed all'allineamento dei pagamenti delle varie cooperative sociali, attivando celermente le procedure, anche in via sostitutiva, per garantire tale risultato”. In buona sostanza il commissario esorta il Dirigente De Francesco a liquidare a tutte le cooperative lo stesso numero di fatture in modo da portarle tutte sullo stesso piano. Una richiesta che in queste settimane era stata più volte avanzata da sindacati e lavoratori, soprattutto da quelli che fanno parte di cooperative ferme ai pagamenti di luglio o agosto. Il Dirigente De Francesco ci ha spiegato che gli uffici del dipartimento stanno già lavorando in questo senso e stanno provvedendo a liquidare quanto più possibile alle cooperative. La precedenza, per ovvi motivi burocratici, è andata a quelle che sono in regola con Durc, Equitalia, Inps, per le altre cooperative il Comune ha già iniziato a mettere in atto una serie di interventi sostitutivi per superare lo scoglio e riuscire a mettere tutte le cooperative in condizione di pagare i dipendenti. Fanno però fatica a crederci i lavoratori in protesta. L’intervento del commissario Croce può essere senza dubbio un segnale di attenzione, loro però adesso dopo mesi di ritardo hanno solo bisogno dei soldi.
Nel frattempo però i toni della protesta si alzano sempre più. Già da questa mattina a Casa Serena c’era aria di tempesta, i lavoratori hanno aspettato di incontrare il presidente della cooperativa Azione Sociale Giovanni Ammendolia prima di passare alle maniere forti, l’assemblea però non ha avuto i risultati sperati, il presidio a Casa Serena è scattato. Una mobilitazione spontanea nata proprio dalla rabbia e dalla stanchezza dei dipendenti che non ce la fanno più. Senza sindacati e bandiere, ci tengono a sottolinearlo i due promotori del Movimento lavoratori Casa Serena, Pippo Stella e Giovanni Andronaco, hanno iniziato questa nuova protesta perché alla richiesta del pagamento di un altro stipendio, visto che la cooperativa ha incassato due fatture, hanno avuto una risposta negativa. Il Presidente Ammendolia ha spiegato che nei prossimi giorni andrà a Palazzo Zanca per sollecitare un nuovo pagamento perché allo stato attuale non ha la disponibilità economica per pagare altre somme ai suoi lavoratori, questo però importa poco agli operatori di Casa Serena che sono stanchi delle promesse. Sanno solo che hanno ricevuto lo stipendio di ottobre e sono in attesa di novembre, dicembre e della tredicesima. Continueranno a garantire tutti i servizi e l'assistenza agli anziani ospiti della struttura, vogliono però in questo modo manifestare il forte malessere che vivono ormai da settimane.
Una protesta senza sindacati e che andrà avanti in modo autonomo, proprio come stanno facendo i colleghi in presidio a Palazzo Zanca. Alla riunione di oggi però c’era anche la segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco che ieri aveva già avviato le procedure di raffreddamento del personale, tappa che anticipa lo sciopero. Il comitato dei lavoratori però andrà comunque avanti con il presidio e non esclude proteste anche più eclatanti. (Francesca Stornante)