Archiviato il fine settimana dedicato alle vacanze pasquali, l’attenzione torna a concentrarsi su quello che è stato uno dei problemi caldi delle ultime settimane: i servizi sociali. In questa settimana i servizi sospesi dallo scorso 22 marzo saranno affidati alle cooperative che si aggiudicheranno le trattative private presentando la migliore offerta. Il 4 aprile toccherà al Servizio assistenza disabili, il 5 all’assistenza anziani, nei giorni successivi si passerà ai Centri di Aggregazione giovanile. Nei bandi predisposti dal Dipartimento Servizi Sociali in base alle direttive imposte dal Commissario Croce vengono assolutamente garantiti i livelli occupazionali e retributivi per tutti gli operatori fino ad oggi impegnati nel settore e “sospesi” ormai da oltre due settimane. I tagli alla spesa, annunciati e rispettati, si abbatteranno su altri costi che fino ad oggi il Comune aveva sostenuto e che con i nuovi affidamenti spariranno. Si tratta in particolare di quegli importi che Palazzo Zanca versava alle cooperative per far fronte alle sostituzioni del personale in caso di necessità, sostituzioni che però in molti casi le cooperative, non tutte, non hanno mai rispettato. Proprio da Palazzo Zanca, anzi dal consiglio comunale, si sono sollevate alcune contestazioni ai nuovi bandi che affideranno i servizi per i prossimi mesi.
A sollevare parecchi dubbi sulla legittimità dei bandi i consiglieri comunali Carmelo Conti e Taninò Caliò che ipotizzano problemi in vista per il Comune considerato che con queste nuove trattative non verrebbero rispettate le tabelle ministeriali che regolano costi e importi del mondo dei servizi sociali. Dichiarazioni che hanno scatenato la rabbia della segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè che definisce i due consiglieri “sceriffi della cooperazione” colpevoli di aver seminato il panico tra i lavoratori affermando che “nei bandi non vengono previste le norme di salvaguardia per i lavoratori.
“Quanto sostenuto dai consiglieri Comunali è inesatto. Nei bandi vengono garantite le retribuzioni previste dal Contratto nazionale delle cooperative sociali e al personale vengono riconosciuti anche cinque scatti anzianità, la tredicesima mensilità, INPS, INAIL e TFR, secondo la tabella del costo orario riportata nello stesso capitolato d’appalto", dice la sindacalista. Basta prendere come esempio il bando per l’affidamento del SAD in cui vengono garantiti tutti i livelli occupazionali per i 131 operatori. Nel vecchio bando il costo orario previsto nel capitolato era di 19,20 euro a fronte delle 15,65 del nuovo, cioè vengono tagliati 5,35 euro. Ma si tratta solo della differenza oraria che le cooperative avrebbero dovuto utilizzavano per le contestate sostituzioni.
Garantiti anche i livelli occupazionali. “Nel caso in cui, a causa del nuovo affidamento, avvenga un cambio di gestione, allo scopo di perseguire la continuità e le condizioni di lavoro acquisite dal personale, l'Ente subentrante avrà l'obbligo di assumere il personale che risulta impiegato nel servizio alla data del 28/02/2013, fino alla concorrenza del numero base”.
Chiariti questi passaggi, la Fp Cgil non può fare a meno di fare alcune considerazioni “Per occuparsi dei servizi sociali serve credibilità. Con quale faccia tosta si pretende ancora di occuparsi dei servizi sociali?”. Il riferimento della segretaria sindacale è a Carmelo Conti, “lui che per anni è stato presidente della cooperativa Futura. Lui che, eletto consigliere comunale, ha lasciato la presidenza al figlio Marco e alla cognata, continuando ad essere il patron della cooperativa. Parla di clausole di salvaguardia sul puntuale pagamento degli stipendi ai lavoratori, in aperta contraddizione con la condanna da parte del Tribunale di Messina del Comune di Messina in solido al pagamento di sei o quattro mensilità di stipendio proprio all'interno della vertenza Futura, come se lui non fosse parte della vicenda. Il Consigliere Conti ha forse dimenticato che i suoi ex dipendenti ancora attendono retribuzioni dal 2010?” attacca duramente Clara Crocè.
Per il sindacato è evidente che alle nuove gare non potranno partecipare quelle cooperative che, come la Futura, hanno incassato i soldi e non hanno pagato gli stipendi ai lavoratori. I lavoratori delle cooperative sociali e le loro famiglie hanno già pagato un prezzo salatissimo. La Fp Cgil chiede al Commissario Croce di vigilare sulle gare di appalto, a tutela dei dipendenti del dipartimento servizi sociali e dei lavoratori. “Non vorremmo avere brutte sorprese. Le cooperative dovranno dimostrare di avere capacità economica e di aver rispettato le clausole contrattuali” tuona Clara Crocè.
A questo punto non si può far altro che attendere giovedì. Nel frattempo ci vorrà almeno un’altra settimana affinchè anziani e disabili possano riavere i loro “angeli custodi”.
(Francesca Stornante)