“Indietrononsitorna” continua a difendere a spada tratta l’amministrazione comunale e stavolta scende in campo sullo scottante problema dei servizi sociali. Mentre i lavoratori sono ormai al quarto giorno di presidio a Palazzo Zanca perché non ci sono più risorse per garantire la prosecuzione dei servizi e si rischia lo stop, l’assessore Guido Signorino raschia il barile per recuperare somme per l’ennesima soluzione tampone. Mentre ci si chiede dove siano finiti i bandi per i nuovi affidamenti e perché da mesi si continua ad andare avanti a suon di proroghe, migliaia di utenti aspettano e sperano di non ricevere la notizia dell’interruzione dell’assistenza. E’ il grande caos dei servizi sociali. Ma “Indietrononsitorna” trova la causa di tutto questo nella scelta del Consiglio comunale di non destinare 2 milioni di euro di fondi Tasi ai servizi sociali, preferendo altri settori di intervento, come le manutenzioni stradali. Per il gruppo che sostiene l’amministrazione Accorinti la responsabilità di questa emergenza è da ricercare nelle scelte dei consiglieri comunali. La presa di posizione nasce dal documento che ieri ben 21 consiglieri hanno sottoscritto per tornare proprio sulla vicenda fondi Tasi e ribadire che non spettava a loro, né tantomeno a quegli introiti, far fronte alle esigenze di uno dei settori più caldi per l’amministrazione (vedi articolo correlato). Un documento che, secondo “Indietrononsitorna”, “ha tanto il sapore di chi cerca una “giustificazione” di fronte alla città. O meglio, come si dice dalle nostre parti, di chi ha il “carbone bagnato”.
“Con la diffusione di questa nota, i rappresentanti del civico consesso – commenta il presidente, Rosario D’Anna – si sono resi protagonisti di una fuga in avanti per cercare di distogliere l’attenzione sulle evidenti responsabilità che invece hanno avuto rispetto alla votazione sulla tassa sui servizi indivisibili. Si è “giocato” sulla definizione dei servizi a domanda individuale con l’unico obiettivo di colpire l’Amministrazione ed ora ne paghiamo le conseguenze. Come ripetutamente dichiarato dall’assessore al bilancio, Guido Signorino – conclude D’Anna – il bilancio non si chiude e non si presenta perché la Giunta non vuol fare macelleria sociale e sta cercando di raschiare il barile per coprire il buco creato proprio da chi ha preferito seguire un’altra linea, in nome di un mero ostruzionismo politico. Tutto ciò a discapito purtroppo delle fasce più deboli, utenti da una parte, lavoratori dall’altra”.
Questo il commento dell’associazione che sostiene l’amministrazione. Che però a quanto pare dimentica o fa finta di non vedere per quale motivo oggi mancano quei 2 milioni di euro che l’amministrazione sperava trovassero copertura con la Tasi. E’ stata infatti proprio l’amministrazione Accorinti a decidere di tagliare questa somma dai servizi sociali dal bilancio di previsione 2013 votato il 30 dicembre 2013. In fase di redazione di quel bilancio emerse che durante l’anno una parte delle risorse destinate al settore non erano state spese perché il commissario Croce aveva interrotto i servizi per circa due mesi. Quei soldi dunque furono spostati da quel capitolo di spesa per esigenze di conteggi, nella convinzione che nel giro di pochi mesi l’amministrazione sarebbe riuscita ad esitare il bilancio di previsione 2014 che avrebbe rimesso a posto tutte le somme necessarie. Ma sappiamo bene che così non è stato, ad oggi non è ancora tornato in aula il bilancio consuntivo 2013, quindi per il previsionale si arriverà come sempre a fine anno. E quelle somme per i servizi sociali non sono più state recuperate.
F.St.