I recenti esposti presentati da due ex consiglieri comunali sulla gestione dei servizi sociali e l’incertezza sul futuro che ancora attanaglia il settore hanno spinto Cgil, Cisl e Uil a farsi ancora una volta portavoce delle ansie dei lavoratori che sempre di più una nuova interruzione dei servizi. Anche la commissione Servizi Sociali presieduta da Pio Amadeo ha acceso i riflettori sul sistema chiedendo chiarimenti all’Assessore Nino Mantineo e al Dirigente del Dipartimento Giovanni Bruno. Nei prossimi giorni ci sarà una nuova seduta, si approfondiranno alcuni punti denunciati negli esposti. Resta però la necessità di dare un nuovo assetto al sistema dei servizi sociali messinesi. Per questo i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai tornano a rivolgersi direttamente all’assessore Mantineo “colpevole”, secondo i sindacalisti, di non aver mantenuto gli impegni assunti nel corso della riunione che si è tenuta lo scorso 9 agosto.
“Dovevamo nuovamente incontrarci prima di Ferragosto per discutere dei bandi che devono essere pubblicati e comunicare la disponibilità finanziaria necessaria per la prosecuzione dei servizi, in attesa di discutere su un nuovo modello gestionale. Alla riunione avrebbe dovuto partecipare anche il Dirigente Giovanni Bruno. Ma alle belle parole, purtroppo, non sono seguiti i fatti . Nessuna riunione , ma ancor peggio, nessuna informativa ai rappresentanti dei lavoratori da parte dell’Amministrazione comunale.
Apprendiamo di alcune proroghe concesse alle cooperative , direttamente dai lavoratori o attraverso la pubblicazione delle determine dirigenziali nel’albo one-line del Comune. Alcuni servizi sono scaduti e devono essere immediatamente rinnovati, altri devono essere necessariamente prorogati nelle more della pubblicazione dei bandi” tuonano Crocè Emanuele e Calapai
Immediata la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il settore da parte dei confederali che hanno chiesto al Prefetto di convocare tutte le parti in causa per definire un percorso celere , affinchè possa essere assicurata la continuità lavorativa e i servizi da erogare alle fasce più deboli.