Continuità dei servizi, garanzie per i lavoratori e avvio di un nuovo sistema da progettare con l’aiuto di tutti i soggetti che operano nel settore. Nei servizi sociali sono questi i punti che intende seguire il neo assessore Nino Mantineo che oggi ha dato il via al ciclo di incontri con le organizzazioni sindacali e le associazioni per fare il punto della situazione e capire da dove iniziare. In questa prima settimana di lavoro l’assessore ha avuto modo di toccare con mano le tante emergenze da risolvere nel più breve tempo possibile e dunque ha spiegato che si lavorerà fin da subito seguendo due strade. La prima è quella che riguarda quella che appunto si può definire la “fase emergenziale” che riguarda alcuni dei servizi in scadenza. Come fatto nei giorni scorsi per l’assistenza anziani si procederà con delle proroghe anche per gli altri servizi con termine fissato nelle prossime settimane, non ci sarà alcuna interruzione e si scongiureranno così disagi prima di tutto per gli utenti e poi anche per i tantissimi lavoratori. Si inizierà però anche un discorso a più ampio raggio per dare ai servizi sociali messinesi una nuova conformazione che non dovrà mai prescindere dalla qualità dei servizi resi.
Al tavolo erano presenti i sindacalisti di Orsa, Cub, Csa, Dicapp e Ugl che hanno spiegato al neo assessore le tante criticità riscontrate negli ultimi mesi. La segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco ha messo l’accento sulla necessità, nel momento in cui verranno avviate nuove gare d’appalto, di imporre delle clausole e di rispettarle per le cooperative che non pagano i lavoratori. Si dovrebbe lavorare per arrivare alla gestione diretta da parte del Comune, ha dichiarato la sindacalista e iniziare a smantellare un sistema che nel tempo ha penalizzato solo lavoratori e utenti. Si è parlato anche di Casa Serena e di quei lavori di messa a norma da attuare al più presto. “Oggi abbiamo scoperto che per far partire la seconda tranche di interventi manca solo una firma del geologo, nel frattempo i lavori sono fermi e il tempo a disposizione diminuisce. I lavoratori sono in cassa integrazione e al 31 dicembre si dovrà fare in modo che la struttura torni ad essere a norma e in grado di ospitare un numero adeguato di anziani”.
Non hanno partecipato alla riunione i sindacati confederali. Ieri i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto all’assessore di modificare la convocazione poiché non avevano gradito l’invito “allargato” a tutte le organizzazioni sindacali. L’assessore spera di trovare comunque massima disponibilità anche da parte dei confederali soprattutto in questo momento di avvio in cui ognuno può dare un importante contributo. “L’incontro di oggi non serviva per discutere di contrattazioni e dunque non ho ben compreso i motivi per cui i confederali hanno scelto di non partecipare. Ma sono sicuro che avremo modo di incontrarci e confrontarci senza che però nessuno rivendichi strade preferenziali rispetto ad altri” ha dichiarato l’assessore.
(Francesca Stornante)