Pungolato dal Movimento Cinque stelle, l'assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, ha deciso di fare il punto sul delicato settore dei servizi, a rischio blocco per la solita carenza di liquidità del Comune.
Nei giorni scorsi, i grillini dello Stretto avevano fatto sapere attraverso un comunicato di aver presentato dei progetti a costo zero, che però sono stati ignorati dal Comune. Gli esponenti del M5S hanno quindi chiesto, e non sono i primi a farlo, la testa dei Mantineo (vedi correlato), che oggi replica all’attacco ricevuto.
L’assessore spiega che il suo interevento non mira ad “alimentare polemiche che non servono per affrontare la difficile situazione della nostra città, ma per evitare che dichiarazioni imprecise possano creare confusione nella pubblica opinione”.
Mantineo ribadisce “la volontà di concretizzare interventi migliorativi nel settore dei servizi sociali, che possano dare normalità alla nostra comunità cittadina, pur nel contesto di difficoltà finanziarie acclarate, che questa Amministrazione eredita dal passato. E' mia ferma intenzione – continua – rispettare l'impegno condiviso fin dall'inizio con il sindaco, Renato Accorinti, di cambiare non solo nelle intenzioni, ma nei risultati le politiche sociali, e pertanto non mi presterò al gioco <del tanto peggio, tanto meglio> che produce nulla, se non reiterate richieste di dimissioni dell'assessore ai servizi sociali”.
Quanto ai contenuti dell'ultima richiesta del Movimento Cinque stelle, Mantineo afferma che “i servizi a costo zero, alcuni anche interessanti, che esso ha presentato a suo tempo, debbono diventare atti amministrativi e, quindi, avere il carattere dell'imparzialità, della trasparenza e dell'economicità. In particolare, quelli immaginati per offrire servizi immediati su tutto il territorio comunale, a partire dalle sedi circoscrizionali, come il servizio di segretariato sociale e di animazione territoriale, richiedono la condivisione delle circoscrizioni e degli organi di rappresentanza, presidenti e consigli, oltre che atti amministrativi adottati dalla dirigenza amministrativa, e solo dopo, altro passaggio obbligato, richiedono almeno un avviso pubblico per permettere a chiunque abbia titolo riconosciuto a concorrere all'erogazione degli stessi servizi.”
“Non spetta all'assessore – che pure può condividere le disponibilità che venissero da parte di associazioni, enti, persino da privati, di compartecipare ai servizi – stabilire <sua sponte> coloro i quali possono avere titolo ed esperienza a svolgere sul territorio servizi integrativi e migliorativi a favore dei cittadini”.
Quanto al servizio di segretariato sociale, l'assessore Mantineo spiega ancora: di aver “avanzato la proposta, sostenuta da tutta la Giunta, che questo servizio si debba attivare assolutamente come essenziale, per due ragioni: la prima, che esso è previsto per legge; la seconda ragione, non meno importante, quella di attuare così un piano di rientro di lavoratori, quelli di Casa Serena, che dopo l'ultima riorganizzazione hanno cessato di lavorare presso quella struttura”.
In conclusione, Mantineo si dice “seriamente preoccupato dalla difficoltà di garantire servizi necessari, a fronte di un taglio dei finanziamenti comunali, che, a sua volta, discende dal taglio operato dai governi regionale e nazionale. Ma di questo continueremo a parlarne e cercare soluzioni con tutte le forze politiche e sociali, le associazioni, i movimenti, compresi i "Grilli dello Stretto", purchè si consideri che innovare i servizi, anche introducendo quelli a costo zero, passa da scelte amministrative e politiche che non spettano compiere solo all'assessore. Con l'auspicio che ci si impegni tutti di più a proporre soluzioni concrete, prima di lanciarsi in sterili polemiche”.