S. Teresa. Trasporto studenti disabili, i genitori insorgono e si rivolgono al Prefetto

Insorgono i genitori dei ragazzi disabili del versante jonico messinese (e non solo) che frequentano le scuole superiori, per la mancata attivazione del Servizio di assistenza e trasporto. Ritengono che la riunione convocata martedì mattina all’ex Provincia sia stata solo “una perdita di tempo”, non essendo state avanzate “proposte concrete per uscire dall’impasse ed alleviare i disagi di tante famiglie”.

In prima linea Antonella Aliberti e Antonella Polmo, due mamme che vivono il problema sulla propria pelle, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione “Disparionlus” di S. Teresa di Riva, punto di riferimento per tutti i genitori con figli disabili dell’intero comprensorio. Polmo ha contattato la prefettura: “Ormai è la nostra unica speranza. Ho parlato con il capo di gabinetto – spiega – la dottoressa Maria Adele Maio, la quale con grande cortesia mi ha detto che avrebbe esposto la delicata situazione a sua eccellenza il prefetto, certamente sensibile alla problematica. Aspetto di essere richiamata ed una convocazione di noi genitori. Non abbiamo altro appiglio, tranne qualche manifestazione eclatante”. Perentoria la presidente dell’associazione, Antonella Aliberti: “A questo punto – sbotta – dobbiamo pensare che la repentina convocazione del tavolo tecnico di martedì da parte della Provincia servisse solo ad evitare la manifestazione che era stata programmata per lo stesso giorno, sempre in mattinata, dal momento che i dirigenti non avevano nessuna proposta valida da farci a parte una non meglio specificata collaborazione tra famiglie, scuole e Provincia”.

Tutto ciò dopo che le gare sono andate deserte e la situazione economica per avviare il servizio sembra tra l’altro delicata. “Allo stato attuale dei fatti – incalza Aliberti, insieme alla vice presidente Natalina Polmo – emerge che i voucher di servizi che sembravano l'unica ipotesi plausibile vengono scartati perché a loro dire le cooperative non hanno il necessario accreditamento, che richiede almeno due mesi per essere rilasciato. Abbiamo chiesto l'assegnazione diretta dei servizi con un'ordinanza prefettizia, ma sembra che, sempre a loro dire, non sia possibile. Abbiamo anche chiesto il passaggio delle competenze agli enti locali – chiosa Aliberti – ma anche questa strada non è semplice né rapida. Riguardo i soldi stanziati dalla Regione per i servizi ai disabili ci hanno solo confermato che sono stati stanziati ma che materialmente non arriveranno nelle casse della Provincia prima di gennaio. A breve –chiosa Aliberti – finiranno i primi famosi 42 giorni anche nei settori più fortunati che attualmente hanno i servizi e quindi tutti e 5 i settori in cui è stata divisa la provincia rimarranno senza. Ce ne siamo andati senza risposte e senza certezze – conclude Aliberti – amareggiati e sempre più sfiduciati. A questo punto non ci resta che rivolgerci al Prefetto”.

Carmelo Caspanello