Nei servizi sociali messinesi i problemi non mancano mai. Cambiano le cooperative, cambiano gli appalti e i servizi, ma il settore resta sempre in preda alle difficoltà. Nel trasporto e assistenza igienico sanitaria nelle scuole primarie c’è per esempio un presidente di coop “desaparecidos”. Lo racconta senza mezzi termini la Fp Cgil: “Il presidente della cooperativa Progetto Vita non potrà nascondersi per sempre, prima o poi sarà chiamato a dare risposte ai lavoratori, che rivendicano solo il diritto allo stipendio. Il Comune proceda al più presto al pagamento delle fatture”.
La questione è stata al centro dell’ultima assemblea dei lavoratori del servizio. Nel corso dell’incontro con la segretaria generale della Funzione pubblica della CGIL, Clara Crocè e la responsabile del dipartimento del terzo settore, Elena De Pasquale, i lavoratori hanno espresso grande preoccupazione per il cronico ritardo nel pagamento degli stipendi. L’ultima mensilità corrisposta al personale risale al mese di marzo.
“Preoccupa però ancora di più la puntuale scomparsa del presidente della cooperativa Progetto Vita, Pietro Mario Biondi, che ha in carico il servizio e che da giorni risulta irrintracciabile. Stando a quanto dichiarato da alcuni dei suoi più stretti collaboratori – affermano le rappresentanti sindacali – il presidente Biondi, nella fortunata ipotesi in cui il suo cellulare sia acceso, preferisce non rispondere al telefono, trincerandosi dietro un silenzio che non può che far aumentare la rabbia dei lavoratori, la cui unica richiesta, è quella di vedere garantito il diritto allo stipendio. Il presidente desaparecidos Biondi non potrà continuare a nascondersi per sempre, prima o poi sarà chiamato ad assumersi le sue responsabilità di fronte al personale. Nell’attesa, speriamo che queste settimane di silenzio gli si possano rivelare utili per trovare adeguate risposte”.
Le richieste della Funzione Pubblica, tuttavia, non si indirizzano solo sulle cooperative, ma vengono rivolte anche al Comune a cui spetta il compito di corrispondere, puntualmente, il pagamento delle fatture alle stesse cooperative. “Così come promesso dall’assessore al bilancio Luca Eller e dal direttore generale Antonio Le Donne – concludono le rappresentanti sindacali – è necessario che al più presto palazzo Zanca proceda con l’allineamento delle fatture”.
Spostandosi di servizio e di cooperativa, è sempre la Fp Cgil ad aver riunito la coop Orsa Maggiore per un’altra vertenza che riguarda i lavoratori. Positivo il confronto tra il presidente Cutuli, assistito dall’avvocato Lucifora e dal consulente del lavoro Trovato, e la segretaria generale del sindacato Clara Crocè, assistita da Mario Mancini responsabile ufficio vertenza della Fp Cgil e l’avvocato Giacomo Calderonio dell’ufficio legale della Cgil. Presenti anche Gianluca Gangemi, coordinatore del settore, e una delegazione di lavoratori.
L’incontro è stato organizzato per esaminare le richieste avanzate dalla Fp Cgil con riferimento al riconoscimento degli scatti di anzianità previsti nel capitolato speciale di appalto e il riallineamento delle buste paga sulla scorta delle previsioni del contratto delle cooperative sociali. “Dai calcoli effettuati dall’ufficio vertenze i lavoratori percepiscono uno stipendio inferiore rispetto alle previsioni del capitolato speciale di appalto e del contratto nazionale di lavoro cooperative sociali. Il legale del sindacato ha fatto presente che i lavoratori hanno già avviato i decreti ingiuntivi nei confronti della cooperativa Alba, che gestiva il servizio prima dell’affidamento alla attuale cooperativa, per il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità nonostante le previsioni del capitolato speciale di appalto e del CCNL”.
La cooperativa Orsa Maggiore si è dichiarata disponibile a raggiungere un accordo con i lavoratori e Fp Cgil per il riconoscimento di tutti gli scatti di anzianità maturati dagli stessi e nel contempo verificare alcuni istituti che devono essere riconosciuti, come l’indennità di vacanza contrattuale.