Gli stipendi che i lavoratori dei servizi sociali aspettano da mesi dipendono dalla liquidità nelle casse del Comune. Se Palazzo Zanca riuscirà ad ottenere un’anticipazione di cassa dalle banche forse i lavoratori potranno avere parte dei loro stipendi. Altrimenti non si sa davvero come potrebbe sbloccarsi questa situazione. E’ questo, in poche parole, risultato di una mattinata trascorsa in sit-in in davanti al Comune. Ancora una volta dovranno sperare e aspettare. Lo ha riferito il capo di gabinetto di Palazzo Zanca alla delegazione di lavoratori capitanata dal segretario della Cisl Fp Calogero Emanuele ricevuta a margine della manifestazione dei dipendenti delle Cooperativa Faro 85, Nuova Presenza, Nuova Solidarietà e Azione Sociale che sino al mese di aprile hanno gestito i servizi SAD Anziani, SAD Disabili, Trasporto, assistenza famiglie disabili, centri di Aggregazione Sociale e che oggi sono transitate nelle nuove coop che si sono aggiudicate i servizi dopo le sospensioni dello scorso 22 marzo. Hanno vissuto il calvario dello stop dei servizi, i timori per la continuità occupazionale e come se non bastasse restano in attesa perenne di soldi di cui non c’è traccia.
"Attenderemo sino a lunedì – spiega Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp Messina – perché molti di questi lavoratori sono fermi con gli stipendi al mese di ottobre. Alcune cooperative hanno pagato il mese di dicembre, altre hanno ceduto le buste paghe al Comune per procedere al pagamento diretto. Altre ancora non sono in condizioni di pagare gli stipendi perché le somme sono bloccate al Comune per irregolarità contributive. Le cooperative uscenti, sino a oggi, non hanno saldato il trattamento di fine rapporto ne versato le quote ai fondi di categoria, come Cooperlavoro”. Sindacato e lavoratori si scagliano anche contro gli esuberi di personale che si sono registrati con gli affidamenti alle cooperative Alba ed Europa. Per questi la Cisl consegnerà gli elenchi al Dipartimento dei Servizi sociali perché possano trovare soluzioni nei progetti della legge 328. E poi è stato chiesto perché si continuino a registrare ritardi nei lavori di messa a norma di Casa Serena, o perché i nuovi bandi di gara viaggino tra il Dipartimento dei servizi sociali e gli uffici del commissario con continue modifiche e senza alcun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali. “C'è solo confusione e nessuno riesce a dare risposte certe per i lavoratori" ha commentato amaramente Calogero Emanuele.
Durante questa nuova mattinata di protesta una buona notizia però è arrivata. Finalmente è stato aggiudicato l’ultimo lotto dei Centri di Aggregazione Giovanile Ad aggiudicarsi l'appalto per la gestione dei Cag di Gravitelli e Camaro è stata la cooperativa Cas di Messina con il ribasso del 20 per cento rispetto all'importo di 82.117,26 euro (due i partecipanti). Si tratta della stessa cooperativa che si era già aggiudicata anche i Cag di Villa Lina, Bordonaro e Villaggio Aldisio. L'affidamento di quest’ultimo lotto arriva a quasi due mesi dalla sospensione dei servizi. Dopo tre rinvii per ritiro dei bandi, poi verifiche e controlli, finalmente si è giunti questa mattina a chiudere questa triste pagina che ha lasciato senza assistenza migliaia di anziani, bambini, disabili e, nel caso dei Cag, giovani che in queste strutture trovano supporto, svago e valori veri.
Tornando alle proteste però il clima resta incandescente. Domani a Palazzo Zanca ci sarà la Fp Cgil, ancora a chiedere stipendi arretrati e bandi. “I lavoratori di tutti i servizi sono ormai alla fame –continua a ripetere da settimane la segretaria Clara Crocè– adesso si aggiunge il timore sempre più concreto del dissesto che significherebbe la fine di tante speranze”. Per questo sindacati e lavoratori non hanno intenzione di arrendersi.
(Francesca Stornante)