La reazione era inevitabile. Le dichiarazioni rese dal dirigente ai Servizi sociali e dal consigliere Libero Gioveni durante la seduta della VI commissione consiliare di due giorni fa hanno mandato in escandescenze i sindacati che non hanno intenzione di rimanere zitti di fronte a quello che ritengono un tentativo di confondere le acque per scaricare chiare responsabilità. Le Funzioni Pubbliche di CGIL e CISL stigmatizzano i contenuti della riunione: «Dichiarazioni fuorvianti, populismo e disinformazione articolate ad hoc per creare confusione nel settore dei servizi sociali e per coprire le incapacità di una classe politica che sta affossando la città». I segretari generali di Fp Cgil e Cisl Fp, Clara Crocè e Calogero Emanuele, reagiscono a muso duro alle notizie riportate dalla stampa: «Se le dichiarazioni dovessero corrispondere al vero, ci ritroveremmo nella anacronistica situazione in cui alcune Commissioni Consiliari vengono convocate per discutere argomentazioni che hanno ben poco a vedere con i gravi problemi che attanagliano la città e in particolare il settore dei servizi sociali. Vorremmo ricordare che le suddette Commissioni vengono remunerate con denaro pubblico».
A scatenare l’ira dei due segretari il passaggio sull’ipotesi di pagamento diretto dei lavoratori dei servizi sociali da parte del Comune, bypassando completamente le cooperative che gestiscono i servizi. Dalla commissione era emerso che fino ad oggi questa strada non era stata battuta perché nessuno, compresi i sindacati, hanno mai siglato un atto formale per chiedere l’intervento sostitutivo del dirigente. Ma non una parola è stata detta sugli immani ritardi nei pagamenti proprio da parte di Palazzo Zanca alle coop. Ci hanno però pensato i due sindacalisti: «Se il Comune avesse provveduto al pagamento diretto degli stipendi, i lavoratori, ad oggi, si ritroverebbero in tasca solo il mese di marzo. Il prossimo lunedì 05 settembre le cooperative riceveranno da parte del Comune la liquidazione delle fatture del mese di aprile che però ai lavoratori è stato già pagato, anzi addirittura ce ne sono alcune che hanno già corrisposto anche le mensilità di maggio e giugno».
Per Crocè ed Emanuele prima di parlare qualcuno dovrebbe collegare il cervello e non creare inutili illusioni ai lavoratori. Gli interventi sostitutivi (già fatti in passato nei confronti di cooperative) possono essere fatti secondo quanto previsto dal codice sugli appalti solo in caso di inadempienza, cioè nello specifico se la cooperativa intasca le fatture e non paga i lavoratori. Nel caso in specie inadempiente è il Comune che deve liquidare altre tre mensilità alle coop.
«Durante gli incontri con l’Amministrazione Comunale – ribadiscono i rappresentanti sindacali – abbiamo sempre chiesto un sistema che possa mettere fine alla precaria e insoddisfacente gestione dei servizi sociali tramite gare di appalto. Le Funzioni pubbliche di CGIl e Cisl hanno chiesto di discutere di un nuovo modello organizzativo – come l’assunzione diretta dei lavoratori tramite un’azienda speciale o un sistema misto – e sono in attesa dell'approvazione del bilancio per comprendere quale destino sarà riservato ai lavoratori e agli utenti del settore».
A questo punto i lavoratori dei servizi sociali chiedono all’Amministrazione comunale di accelerare il pagamento delle fatture al fine di consentire un allineamento degli stipendi. In data odierna la ragioneria ha provveduto alla corresponsione del mese di aprile. Difficilmente le cooperative potranno garantire regolarmente gli stipendi se il Comune non si recupera i tempi di pagamento.
F.St.