La chiusura dei centri servizi non mette d’accordo nessuno. Il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo è intervenuto nuovamente sulla questione. Motivo di discussione è stavolta l’intervento di Felice Calabrò. Il consigliere comunale infatti, solo due giorni fa, ha inviato al commissario straordinario Luigi Croce le sue proposte di miglioramento rispetto alle scelte attuate. Sulla chiusura dei centro servizi di Castanea e Rodia, Calabrò ha richiesto che il primo venga riaperto. Biancuzzo però, che chiede che vengano tenute aperte entrambe le sedi, non ci sta: “Meraviglia come Felice Calabrò non abbia proposto, come di giusto, la chiusura della sede consiliare sita in viale Boccetta, a pochi passi dal Comune e dove l’amministrazione comunale, si vocifera, paghi circa 40mila euro di affitto l’anno e con spese telefoniche e spese di energia elettrica supera, sicuramente, l’importo di 50mila euro”.
Nella sesta circoscrizione i problemi non finiscono qui. Il consigliere del Pd lancia un grido d’allarme per la situazione dei torrenti. I corsi d’acqua Giudeo e Rodia sarebbero bombe pronte a esplodere. Biancuzzo si fa portavoce delle lamentele dei residenti nei villaggi circostanti, e ha appurato personalmente la situazione. “I depositi di sabbia e detriti trasportati dalla furia delle acque meteoriche hanno innalzato i letti dei torrenti. La situazione che si è venuta a delineare – afferma Biancuzzo – pone serie preoccupazioni sulla validità dell’azione di prevenzione dei rischi cui ogni ente pubblico per competenza deve assolvere a riguardo della pubblica e privata incolumità”.
“Bisogna intervenire con urgenza con soluzioni che consentano ai residenti che debbono necessariamente e forzatamente attraversare gli alvei dei torrenti per raggiungere le proprie abitazioni e viceversa, di passare in sicurezza e non rischiare di morire – ha concluso il consigliere pd”.