MESSINA – Inizierà giovedì il dragaggio del porto di Tremestieri. Il motopontone, in arrivo da Chioggia, non è ancora giunto in riva allo Stretto, a causa del maltempo dei giorni scorsi. Dovrà impiegare sei giorni per eliminare i 30mila metri cubi di sabbia accumulati nella sciroccata dello scorso weekend. Già da una settimana, e sarà così anche in questa, il porto è chiuso e i tir scorrazzano in centro città.
Un guaio che, forse poteva essere evitato, se si pensa che, finalmente, venerdì alle 11 è prevista la consegna dei lavori di ampliamento del porto, che inizieranno proprio con un maxi dragaggio. Da venerdì scatteranno gli 840 giorni, poco meno di due anni e quattro mesi, previsti da contratto, compresi collaudi, prove di navigazione e messa in esercizio. In pratica, il nuovo porto potrebbe essere pronto nei primi mesi del 2021.
La prima aggiudicazione dei lavori risale all’agosto 2011, più di sette anni fa. Tutto ribaltato dalla sentenza del Consiglio di Stato del giugno 2013, che ha affidato i lavori alla seconda classificata, la Coedmar di Chioggia. Dopo cinque anni e cinque mesi, la consegna dei lavori. Se non è record, poco ci manca.
"Nell'amerazza della non operatività dell'attuale approdo di Tremestieri – dice il segretario di Fast Confsal, Nino Di Mento – siamo però soddisfatti per il completamento di un iter difficile e complesso. Troppi intoppi e troppi torti in questi anni, non tanto per la sua posizione geografica, come spesso si dice, ma soprattutto a causa della lentezza burocratica. Sarà un vero e proprio porto commerciale, che libererà definitivamente la città dall'antica schiavitù del passaggio dei Tir dal centro storico, sarà un'opera straordinaria che, porterà sviluppo, occupazione e benessere. Ci abbiamo sempre creduto e, in questi anni di lavori, saremo occhio vigile ed attento, affinché il tutto possa procedere secondo i tempi stabiliti, positivamente e senza intoppi".
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