MESSINA – Nell’ambito della Settimana Europea dello Sport, in programma ogni anno dal 23 al 30 settembre, un gruppo di 40 giovani dello Youth Exchange “Sport in progress”, un progetto nell’ambito del programma Erasmus+, provenienti da Croazia, Macedonia del Nord, Slovacchia, Spagna, Portogallo, e italiani, supportati dall’associazione messinese “The Cave”, ha organizzato una manifestazione, patrocinata dal Comune di Messina, che si terrà domenica 29 settembre, dalle ore 11 alle 14, a villa Dante, nell’area adiacente al campetto di calcio, aperta alla cittadinanza. L’evento è finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza dello sport nel contesto della routine quotidiana, proprio durante i sette giorni individuati dall’UE, per incoraggiare un approccio all’attività fisica, uno dei principali pilastri per garantire alla collettività uno stile di vita sano e attivo nonché il benessere fisico e mentale.
I 36 giovani daranno il loro contributo nell’allestimento del programma della giornata a villa Dante, attraverso la presentazione delle attività sportive, supportati dall’associazione “The Cave” e del facilitator Emanuel Caristi.
Sulla location dell’evento è intervenuta la presidente della Messina Social City Valeria Asquini “con immenso piacere abbiamo concesso per la realizzazione della manifestazione – di concerto con l’Amministrazione comunale – gli spazi del polmone verde più esteso della città di Messina, dove quotidianamente per la nostra mission aziendale provvediamo alla gestione e alla produzione di servizi sociali per soddisfare il bisogno della collettività e promuovere lo sviluppo sociale, culturale, economico e civile della nostra comunità locale”.
“Vogliamo promuovere lo sport come strumento fondamentale per l’educazione alla vita salutare, la diffusione di valori sociali, il potenziamento di competenze e per l’inclusione sociale”, così i volontari dell’associazione “The Cave”, che proprio a tal fine hanno organizzato lo scambio giovanile che vedrà impegnati i partecipanti per sette giorni per “creare uno spazio di apprendimento interculturale basato sui metodi non formali e potenziare le competenze relative al mondo dello sport in tutti i suoi aspetti”.