Sarà ancora Antonio Mangraviti a guidare la federazione della Cisl che tutela e assiste i lavoratori del settore finanziario. È stato confermato questa mattina dal congresso della First Cisl che si è tenuto presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni. Un settore, quello bancario e finanziario, che cerca di superare la crisi e riposizionarsi e che vive un momento di profonda riorganizzazione con segnali evidenti di difficoltà per l’utilizzo del fondo di solidarietà, il fondo di sistema per la gestione degli esuberi. Lo ha sottolineato proprio il segretario generale della First Cisl di Messina, Antonio Mangraviti, nella sua relazione introduttiva.
«I piani industriali delle banche hanno obiettivi più che ambiziosi, ma constatiamo che questi sono caratterizzati da un forte contenimento del costo del lavoro e ciò ci preoccupa, in quanto determina una grande quantità di esuberi. Si è di fronte a strategie che impongono un ridimensionamento della rete commerciale degli sportelli bancari, con chiusure di agenzie che riguarderanno, con rare eccezioni, la quasi totalità delle banche. Si va quindi verso una desertificazione della presenza e della funzione creditizia che sarà più profonda e marcata nel Mezzogiorno e nello specifico in Sicilia».
E non fa eccezione nemmeno il territorio messinese che, come ha evidenziato Mangraviti, ha già subito un ridimensionamento della rete commerciale di gran parte delle banche, «alcune delle quali dal 2009 hanno chiuso il 50% degli sportelli e i piani industriali hanno in previsione, da qui al 2020, un ulteriore forte diminuzione delle agenzie sulla provincia».
Mangraviti, che sarà affiancato in segreteria da sono Antonio Spignolo e Maria Rosaria Tripodo, nel concludere, ha voluto lanciare la proposta Cisl che vorrebbe i «lavoratori del sistema finanziario possano e debbano utilizzare la loro professionalità al servizio della funzione del risparmio e per lo sviluppo del nostro territorio. In questo consiste l’utilità sociale del sistema finanziario e il rilancio del nuovo modello di banca, un modello che invece di sminuire il ruolo del lavoratore ne esalti il proprio valore come persona».
A concludere i lavori è stata la segretaria generale regionale della First Anna Cultrera che ha evidenziato come il settore «viva un periodo di grande turbolenza e cambiamento. Il nostro slogan nazionale è “ricostruiamo il lavoro”, che vale soprattutto in Sicilia dove abbiamo problemi di tenuta occupazionale ma anche di presidio del territorio perché la chiusura di tanti sportelli di grandi istituti bancari sta portando alla desertificazione. Le aziende bancarie e del credito devono servire da volano per l’economia e non si può abbandonare in particolar modo il Meridione che è la parte del Paese che deve recuperare economicamente. Come sindacato – ha affermato – accompagneremo la riorganizzazione della rete con la consapevolezza che la Sicilia non può perdere ulteriori posti di lavoro e sportelli bancari».