MILAZZO. Luigi Rizzo, primo conte di Grado e di Premuda, fu un comandante marittimo e ammiraglio italiano. Prestò servizio nella Regia Marina durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale ricevendo numerose decorazioni. Prese parte come volontario all’Impresa di Fiume e alla Guerra d’Etiopia e fu consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Un grande personaggio, quindi, che nel 1987 fu tra l’altro ricordato con un timbro postale figurato richiesto dal Circolo Filatelico e Numismatico Mamertino per commemorarne il Centenario della nascita.
La “sua” Milazzo, città in cui nacque nel 1887, però , oggi lo ha… “sfrattato”. L’ing. Tommaso La Malfa, dirigente del V Settore Lavori pubblici e Patrimonio del Comune di Milazzo, con una raccomandata a.r. al Presidente dell’associazione “Società di Storia Patria”, indirizzata in via Molo Marullo 2, ha infatti richiesto la restituzione dei locali che ospitano l’esposizione dedicata proprio a Luigi Rizzo.
“Con riferimento al contratto di comodato d’uso gratuito dell’immobile in oggetto specificato – si legge a tal proposito nella lettera datata 25 ottobre 2019 – stipulato tra le parti in data 28 aprile 2017 con scadenza 28 aprile 2019 registrato al n. 10/2017 del Registro comunale delle scritture private, si chiede l’immediata restituzione dei locali in parola nello stato in cui sono stati consegnati, ai sensi dell’articolo 1803 del Codice Civile”.
Due sole domande: cosa è successo? Che fine farà l’esposizione dedicata all’ammiraglio oggi “dimenticato”… in mare aperto?
Cesare Giorgianni