MESSINA – Un lunghissimo confronto tra i tecnici e gli ingegneri della società Stretto di Messina spa e i professionisti indicati dal comitato “Invece del ponte“, intervenuti per chiedere risposte ad alcuni quesiti, criticità e problemi vari. Questo è quanto è stato organizzato dalla commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta. Gli ospiti sono stati, per la società Stretto di Messina spa gli ingegneri Valerio Mele, direttore tecnico del progetto, Giorgio Diana, Ezio Faccioli, Achille Devitofranceschi, Eugenio Fedeli e Angelo Papalia. Dall’altra parte, Guido Signorino e Sergio De Cola hanno presentato gli ingegneri Federico Mazzolani (in videocollegamento), Mario De Miranda, Santi Rizzo e Antonino Risitano.
Un lungo e dettagliato incontro, a tratti accesso, ma sempre basato su presentazioni, foto, slide, video e numeri, sfociato alla fine in rimostranze del fronte No Ponte e nello scontro continuo tra Risitano e Devitofranceschi. Con un “no” ancora più forte da parte dei no-pontisti. E la Stretto di Messina ha ribattuto: “Se non sono bastate cinque ore a convincervi non si può fare altro”.
Diversi i temi su cui ci si è confrontati. Nella prima parte, i toni sono rimasti tranquilli e si è parlato con serenità. A cominciare sono stati gli esponenti di “Invece del Ponte”, con l’ingegnere Rizzo a sottolineare che “il nostro è un approccio laico, siamo tutti ingegneri e amanti del ponte in quanto tale. La nostra lettura è senza pregiudizi, basata sul progetto del 2011. Siamo studiosi, non siamo tecnici no Ponte ma tecnici indipendenti che portano interessi generali. Vogliamo che se si farà sia affidabile e sicuro sopra il terreno e sopra il mare”.
La commissione è durata quasi cinque ore, con un dibattito acceso sui temi del salto dimensionale, con citazioni storiche a progetti dei vecchi ponti o a grattacieli e altre infrastrutture, ma anche della pendenza media, del rischio sismico, dei venti e dei cavi. Temi già trattati in altre sedute di commissioni, ma che hanno acceso il confronto arrivando anche alle polemiche. Da parte dei contrari al ponte, ad esempio, perché la gestione della commissione non ha permesso ai due fronti di avere lo stesso tempo per parlare. Una rimostranza legata soprattutto al lungo intervento dell’ingegnere Diana, arrivato dopo quasi due ore dall’avvio dei lavori. Il confronto sembra tutt’altro che chiuso e nessuna delle due parti, com’era ovvio che fosse, ha “convinto” l’altra della possibilità o dell’impossibilità della realizzazione dell’opera.
I lavori della commissione, intanto, proseguiranno. Il presidente Trischitta non ha escluso che si possa tornare in aula per un ulteriore dibattito tra pro e contro, tra Stretto di Messina spa e “No”Invece del Ponte”, proprio in virtù dei tanti temi da analizzare e del tempo che serve per farlo. E inoltre il capogruppo di “Con De Luca per Basile” ha parlato più volte di sopralluoghi da fare con la commissione sui luoghi in cui sorgeranno i cantieri.