A Messina accade anche questo. Accade che una decina di ragazzi boy scout del gruppo “Clan II”, “reclutati” dall’assessore Dario Caroniti per la pulizia di piazza Vittoria, alle spalle della Chiesa di San Giuliano, vengano bloccati dai vigili urbani nel bel mezzo di una volontaria attività di scerbatura e invitati a fornire le loro generalità. Questo è quanto verificatosi nella mattinata di ieri nell’area verde, fin troppo verde, che affaccia lungo il viale della Libertà e dove da diverse settimane l’assessore Caroniti, di concerto con la “bersagliata” collega di giunta Elvira Amata, aveva programmato un intervento di pulizia delle aiuole completamente abbandonate a sé stesse.
Una “sortita”, quella della municipale, non certo piacevole, tanto per i ragazzi, che dopo essere stati sottoposti alla pratica della “generalizzazione” hanno abbandonato palette, decespugliatore e rastrelli, assolutamente indispettiti dall’accaduto, quanto per l’amministrazione, incredula e imbarazzata per l’episodio verificatosi. Di lì a poco si sarebbe scoperto che la Polizia Municipale è stata costretta ad intervenire su sollecitazione della proprietaria del bar che affaccia sulla piazza, infastidita del fatto che qualcuno si fosse permesso di fare un po’ di pulizia nello spazio antistante la propria attività commerciale. Ciò perché sull’area in questione, la signora ha affermato di avere una concessione, e l’intervento dei boy scout si stava dunque rivelando non solo abusivo ma potenzialmente dannoso per le “sue” aiuole.
Immediata la verifica dell’assessore Caroniti sulla presunta “titolarità” dello spazio: «Quanto affermato dalla proprietaria dell’attività, non corrisponde a verità. Era stata rilasciata una concessione, attualmente scaduta, nel 2006, ma che in ogni caso riguardava solo lo spazio prospiciente il bar e non tutta la piazza. Non capisco – continua Caroniti, che del fatto ha subito messo al corrente l’assessore Amata – che piacere ci sia ad ostacolare un’iniziativa assolutamente positiva per la città. Andremo comunque avanti, certo bisognerà convincere i ragazzi volontari che oggi ci sono andati di mezzo, a darci una mano».
Si dice “infuriata” anche Elvira Amata, assessore all’arredo urbano, che in concomitanza con l’accaduto si trovava a Palermo: «Non comprendo assolutamente un atteggiamento di questo tipo, una cosa fatta solo nell’interesse della città finisce sempre con il diventare un caso. Nei prossimi giorni sono comunque programmati altri interventi. Oggi però mi accerterò meglio su quanto verificatosi ieri mattina».
I riflettori restano però puntati sull’assessore Amata, che si dice stanca di essere diventata il bersaglio di quelli che definisce « inutili e gratuiti attacchi». Sottolinea le difficoltà, ovviamente di carattere economico, in cui ci si trova ad operare per la cura ma soprattutto per il mantenimento del verde, attività per la quale, «nel 2010 a causa della mancanza di un apposito capitolo di spesa tra le voci del bilancio, non è stato possibile effettuare una programmazione che quest’anno invece – sottolinea l’assessore – sarà triennale. Per la potatura è già stato tutto predisposto con un precedente appalto da 300 mila da cui erano state lasciate fuori alcune zone: che potranno però essere nuovamente incluse grazie alle somme ottenute dal ribasso d’asta, 700 mila euro in totale. Ad ottobre si partirà. Sul fronte del verde, invece, vorrei ricordare, nonostante le accuse mosse, che gli interventi, non sono mancati, pur avendo avuto a disposizione solo due contratti aperti, di 40 mila euro ciascuno, uno per la zona nord e l’altro per la zona sud. Il rischio dissesto con cui l’amministrazione ha dovuto fare i conti ha reso necessario intervenire per priorità e al momento i maggiori costi sono dirottati per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Se finalmente si capisse cosa fare su questo fronte, anche con un adeguato piano regionale, le cose cambierebbero e anche le risorse da stanziare in bilancio potrebbero essere diversamente ripartite».
Un’ulteriore precisazione, alla luce delle accuse piovute negli ultimi giorni e che non sembrano destinate a terminare (vedi altri articoli), l’assessore Amata intende farlo rispetto alle competenze: «Gli interventi di scerbamento e spazzamento pulizia delle strade, rientrano tra i servizi di igiene ambientale previsti dall’Ato3 che dovrebbe eseguirli tramite Messinambiente. Non è una competenza dell’assessorato, che invece ha tra le deleghe la cura del verde e dell’arredo urbano. Le recenti vicende che hanno interessato Messinambiente-Ato3 hanno determinato i problemi che tutti conosciamo, con le altrettanto note conseguenze».
Di cui sono ben a conoscenza i cittadini che, soprattutto nelle ultime settimane, con l ’inizio della stagione estiva e la conseguente necessità di una maggiore pulizie delle strade cittadine, hanno inoltrato anche alla nostra redazione numerose segnalazioni. Segnalazioni che per i turisti di passaggio in città a Messina, diventano indimenticabili spunti da cartolina…. “Saluti e baci da Messina, con affetto e sporcizia!”.