Politica

Siccità, “il Genio civile poteva ricordarsi prima di far parte della cabina regionale”

MESSINA – “Il Genio civile poteva ricordarsi prima di far parte della cabina di regia regionale. Non voglio fare polemica. A febbraio 2024 ho chiamato la prefetta dicendo che ero preoccupato per la situazione idrica. Noi abbiamo messo in campo attività che altre città non hanno programmato. La cabina di regia ha fatto il proprio lavoro? Aspettiamo ancora l’esito del tavolo tecnico in seguito all’incontro in prefettura. Dopo l’ordinanza di aprile si poteva agire in modo più veloce”. Il sindaco Federico Basile, durante la conferenza stampa di Comune e Amam, si toglie qualche sassolino dalla scarpa con frecciate alla Regione siciliana e al capo del Genio civile, l’ingegnere Santi Trovato.

“Visto che siamo in emergenza, aspettiamo da luglio in merito alla richiesta di più acqua per Messina e altri Comuni dal pozzo Bufardo Torrerossa…”, ironizza con amarezza il primo cittadino. Lo aveva già affermato in precedenza: “Era il 23 luglio quando, dopo il vertice in prefettura sull’emergenza acqua, si annunciava una possibilità per fronteggiare l’emergenza idrica. Abbiamo pure presentato l’istanza per la seconda procedura dei finanziamenti, per due miioni e quattro, sempre nel campo d’interventi sulla rete idrica, e non abbiamo avuto risposte. E si tratta di questioni davvero urgenti”.

Secondo il direttore generale del Comune, si poteva agire in deroga e velocizzare i tempi. Così non è stato. “L’ordinanza regionale, all’articolo 5, prevedeva l’utilizzo di deroghe. Perché non utilizzarle prima?”. E ha aggiunto: “Abbiamo avuto la possibilità di impiegare un milione di euro per le autobotti e i servizi di supporto alla popolazione. Il Comune di Messina ha preso i soldi e gestito l’emergenza”. E il sindaco: “Noi abbiamo oggi in funzione 14 autobotti, con tre turni, e 10 operatori distaccati del Comune su due turni telefonici”.