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Siccità: mancano all’appello oltre 250 mm di pioggia per colmare il deficit

Nel mese di febbraio in Sicilia abbiamo registrato una prima inversione di tendenza, con l’arrivo delle prime e più organizzate perturbazioni oceaniche, capaci di portare le prime importanti precipitazioni, che hanno dato una boccata d’ossigeno ai terreni duramente colpiti dall’assenza di piogge.

Queste perturbazioni, però, sono state caratterizzate da passaggi piuttosto veloci che hanno impedito accumuli consistenti come quelli registrati sulla penisola.

L’analisi del Sias

La media regionale delle piogge rilevate dalla rete Sias (Sistema informativo agrometeorologico siciliano), pari a circa 68 mm (66 mm come media ragguagliata), si colloca praticamente alla pari rispetto alla norma mensile, che per il periodo 2002-2023 è stata pari a 69 mm, anche questa volta tuttavia vede significative differenze tra le diverse aree regionali secondo una classica distribuzione che vede i maggiori accumuli sui rilevi nord-orientali, ma che presenta anche l’anomalia registrata il giorno 28 nel settore sud-orientale della provincia di Trapani dove una linea temporalesca ha prodotto locali nubifragi e grandine, che localmente hanno portato l’accumulo mensile sopra i 100 mm presso stazioni di altre reti.

Il numero medio di giorni piovosi è stato prossimo a 7 (rispetto a un valore normale pari a 8), variabile tra gli 11 giorni piovosi rilevati da stazioni montane del messinese e i 3 giorni di alcuni siti del settore sud-orientale, come Catania, Noto e Ispica.

Sulla rete SIAS il massimo accumulo mensile è stato registrato dalla stazione Novara di Sicilia (ME) con 177,8 mm, mentre il massimo accumulo giornaliero di 147,2 mm è stato registrato il giorno 28 dalla stazione Linguaglossa Etna Nord (CT).

Nel mese di febbraio, specie in occasione dei fenomeni dei giorni scorsi, sono stati decisamente più numerosi che in gennaio i fenomeni temporaleschi, tuttavia hanno prevalso di nuovo piogge di intensità limitata, permettendo ai suoli di assorbire la maggior parte della pioggia caduta.

Poco significativi quindi, con poche locali eccezioni, i rilasci nel reticolo idrografico, con apporti agli invasi modesti quando non nulli.

Ripercussioni dal punto di vista agricolo

Per l’agricoltura il mese ha consentito un notevole sollievo per le colture arboree e per quei seminativi che non avevano subito un danno eccessivo dalla siccità precedente, mentre per altri settori, quello ad esempio di pascoli e foraggere, i benefici avranno bisogno di più tempo e di una continuazione con decorso positivo della stagione per potersi concretizzare.

Resta infatti un deficit medio regionale molto elevato, dell’ordine di circa 250 mm che da settembre mancano all’appello, che attende di essere colmato per poter ricostituire anche le riserve idriche.