A Palazzo Zanca l'assemblea popolare indetta dal Comitato #ilferribottenonsitocca, al Palacultura la mobilitazione dei sindacati confederali regionali. Due fronti divisi ma con le stesse rivendicazioni, garantire i treni all'intera Sicilia. In contemporanea sciopero dei ferrovieri dell'Orsa, unico sindacato ad aver mantenuto lo sciopero nonostante lo stop di Ferrovie allo smantellamento dei treni a lungo percorrenza dal prossimo mese di giugno. GALLERY DI SERENA CAPPARELLI
Due manifestazioni, una a Palazzo Zanca e l’altra al Palacultura, due fronti che dopo la manifestazione di San Valentino si sono spaccati nonostante l’obiettivo, almeno a parole, sia lo stesso: garantire la continuità territoriale ai siciliani e opporsi alle strategie di smantellamento che ormai da anni il gruppo Ferrovie dello Stato porta avanti nella nostra Regione.
Nel Salone delle Bandiere il movimento #ilferribottenonsitocca ha chiamato a raccolta associazioni, movimenti, scuole, cittadini per continuare a dire no a chi continua a voler calpestare i diritti del popolo siciliano. In prima linea il sindacato Orsa che oggi ha anche scioperato fermando treni e navi ferroviarie per ribadire ad Fs che lo stop sul progetto di dismissione siglato il 18 marzo non basta per abbassare i toni della protesta. A fornire i numeri dello sciopero lo stesso sindacato: 90% di adesione nel compart Navigazione e Manovra Rfi e 60% sul trasporto locale regionale Trenitalia, 40 i treni soppressi nelle 8 ore di sciopero.
Al Palacultura invece si sono dati appuntamento i sindacati confederali siciliani. “Da oggi speriamo nella svolta, un vero servizio veloce ed efficiente, degno di un paese europeo che i cittadini siciliani attendono da tempo”. Lo hanno ribadito a gran voce i circa 600 partecipanti alla manifestazione organizzata al Palacultura di Messina da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sma Fast Ferrovie, Ugl Trasporti , per sollecitare “la tutela del diritto dei siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio che sia moderno ed efficiente, e per lo sviluppo del traffico merci”. Sospeso lo sciopero dopo aver ottenuto la garanzia della continuità del trasporto a lunga percorrenza e del traghettamento da giugno, stoppato dunque il progetto di dismissione, i sindacati insieme ai pendolari hanno chiesto alla Regione, presente all’incontro e alle Ferrovie, la svolta nel servizio ferroviario dell’Isola. I sindacati hanno ribadito le loro richieste, per voce dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti , Sma Fast Ferrovie, Ugl , Francò Spanò, Amedeo Benigno , il commissario Uil Agostino Falanga, Salvatore Genovese, e Giovanni Chiaramonte. “Abbiamo scelto di sospendere lo sciopero per l’impegno delle Ferrovie sullo stop alla dismissione del traghettamento dello Stretto di Messina ma guardiamo oltre. Vogliamo che da oggi parta un percorso diverso che porti ad un vero servizio ferroviario in Sicilia, efficiente, con mezzi più comodi e veloci coprendo, rimodulando gli orari , anche le zone della Sicilia del tutto scoperte. Per questo –hanno ribadito i segretari – chiediamo subito l’istituzione di un tavolo unico sindacati Trenitalia e l’assessorato regionale ai Trasporti per giungere alla firma del contratto di servizio, il potenziamento di treni regionali, una riunione sullo stato degli investimenti in Sicilia per indicare insieme le zone più carenti, corse prova delle tratte Palermo-Messina, Palermo-Catania e Messina-Siracusa, per dimostrare come, con le attuali infrastrutture e treni no stop, si possono già ridurre i tempi di percorrenza (2 ore e 20 fra Palermo e Catania e 2 e 40 fra Palermo e Messina), e poi la conferma e la velocizzazione dei treni a lunga percorrenza”.
MA CHE PUO’ FARE PALAZZO ZANCA E IL SINDACO ANDATE E COMPRATE IL NUMERO DI OGGI 26-03-2015 DEL ITALIA OGGI A PAG. 13 HANNO xxxxxxxxxxxxx ACCORINTI CON IL TITOLO IL SINDACO CLOCHARD E’ A PIEDI. E ANCORA SI PARLA DI PALAZZO ZANCA?
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