Inferno a Patti, rischio nube tossica. Preoccupazione anche a Sant’Agata

Non rientra l'allarme a Patti dove i diversi roghi accesi nel pomeriggio hanno dato vita ad un pauroso incendio. Fiamme e una intensa coltre di fumo, talmente ampi da esser visibili anche dai satelliti.

Ancora a tarda notte i Vigili del Fuoco, gli uomini della Forestale e la Protezione Civile lavorano sui molti fronti accesi e tanti cittadini sono scappati e si allontanano da casa, spaventati.

Accanto alla paura, l'enorme nube di fumo che copre il cielo di tutto il golfo pattese sta creando preoccupazione e allarme, perché sono andati in fiamme anche un impianto di rifiuti, diversi bomboloni di gas e persino alcuni bovini.

In serata il sindaco di Patti, Mauro Aquino, ha lanciato un appello ai cittadini perché tengano le imposte serrate e limitino al minimo indispensabile gli spostamenti.

In contrada Case nuove russo, dove sorge un popoloso quartiere e villini, è stata evacuata una casa di riposo perché il fronte delle fiamme minaccia l'abitato e il grosso canile del comune.

Per il primo cittadino ci sono pochi dubbi che l'origine dei roghi sia dolosa, ma è ancora presto per affermarlo con cognizione di causa e forse non sarà possibile farlo neppure in seguito, vista la portata distruttrice dell'incendio di oggi.

Nel pomeriggio le fiamme hanno bruciato parecchi ettari di macchia mediterranea di contrada Porticella e nel rogo è stato distrutto anche l'omonimo agriturismo.

Hanno preso fuoco anche alcuni inermi bovini di un allevamento della zona. Minacciate le contrada Scarpiglia, Moreri e Belfiore.

In contrada Mulinello le fiamme hanno distrutto l'impianto della Pieco, azienda che si occupa di raccolta rifiuti, poi sono arrivate ad un resort, dove sono esplose alcune bombole di gas. Malgrado la paura sia ancora tanta, non si segnalano feriti né dispersi.

Impossibile non tornare con la memoria al 22 agosto del 2007 quando un analogo, spaventoso incendio, distrusse l'agriturismo Il Rifugio del Falco: sei i morti, una ventina i feriti.

Le indagini svelarono che quel giorno nella zona erano in azione i piromani, malgrado la pericolosità mortale determinata dalle altissime temperature e le forti folate di scirocco.

Terrore anche Sant'Agata, in particolare per le contrade sulle colline che si affacciano sullo svincolo autostradale, lambite dalle fiamme giunte quasi alla Provinciale 161, chiusa per diverse ore al transito e riaperta in nottata.

Alessandra Serio