La giornata della “comunicazione educativa” – organizzata e promossa annualmente dall’IIS “Verona Trento-Majorana” di Messina, con il contributo del “Caffè Letterario Verona Trento”, quest’anno si è svolta all’interno di un Simposio di arte, cultura e formazione nell’ambito del quale è stato presentato il saggio di Giorgio Infantino «La narrazione come forma di comunicazione», pubblicato nella rivista “Complessità” del Centro Studi di Filosofia della Complessità “Edgar Morin”, del Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.
All’evento sono intervenuti Marco Centorrino, Delegato del Rettore per la Comunicazione dell’Ateneo messinese e docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, che ha introdotto la tematica del Simposio, Daniela Irrera, docente di Lettere, che ha presentato «Un paradigma di narrazione: “I Promessi Sposi”». Nel suo intervento la docente ha richiamato alcune figure salienti e temi sociali del romanzo manzoniano, attualizzandoli nel contesto odierno: l’intimidazione – incarnata nella figura dei “Bravi” – (i “Bravi di ieri e di oggi”); il tema della legalità e dell’illegalità attraverso il personaggio dell’avvocato Azzeccagarbugli; il ruolo della Chiesa attraverso le figure di Don Abbondio e Fra’ Cristoforo. Liliana Barreca, studiosa di Storia dell’Arte, che ha illustrato il tema «Narrare emozioni: “Notte stellata”», una delle opere più celebrie significative di Vincent van Gogh. Esaminando il dipinto, la docente ha messo in luce come la forza comunicativa della narrazione emotiva dei sentimenti – mediata da linee, forme, luci e colori – trovi espressione in questo dipinto originale. Ha moderato l’incontro e letto una delle sue poesie Andrea Denaro, alunno del “Verona Trento”.
Il tema della narrazione, che rappresenta una modalità fondamentale del pensiero umano di interpretare la realtà, oltre ad essere un dispositivo interpretativo e conoscitivo nel processo didattico, conferisce senso e significato all’esperire quotidiano di ciascun alunno, rappresenta altresì nella prassi educativa uno strumento indispensabile per creare l’dentità della persona. Narrare, sapere ascoltare delle storie e saperle raccontare, costituisce la modalità attraverso cui si instaurano le relazioni umane. Narrando, i discenti, hanno la possibilità di organizzare e dare forma alle loro conoscenze ed esperienze.
L’iniziativa che il Verona Trento-Majorana propone ogni anno vuole essere espressione dell’Agorà. Il tema del Simposio, declinato in molteplici aspetti, quali quello pedagogico, letterario, artistico e musicale, ha certamente fornito ai partecipanti contenuti educativi considerevoli: un’occasione peculiare, che ha visto protagonisti studenti e docenti in una riflessione pedagogica tesa a favorire un’esperienza valoriale significativa a beneficio della scuola.