MESSINA – Una malattia rara che viene gestita solo a Messina da un gruppo di docenti dell’Ateneo che si occupa di ricerca, diagnosi, genetica e terapia della Trimetilaminuria (Tmau), nota anche come “sindrome dell’odore di pesce”, un disordine metabolico che comporta l’emissione di un forte e sgradevole odore paragonabile a quello del pesce marcio.
E’ andato in onda su Italia 1, nel corso della trasmissione Le Iene, un servizio in cui viene intervistata la professoressa Antonina Sidoti, associato di Biologia e Genetica e responsabile del laboratorio di “Genetica Molecolare” dell’Università di Messina.
La sindrome è dovuta all’alterazione nel metabolismo della trimetilammina (Tma), un’ammina terziaria maleodorante, normalmente ossidata dalla monoossigenasi-3 contenente la flavina (Fmo 3) in trimetilammina-N-ossido (Tmao), inodore. La trimetilammina si accumula nell’organismo a causa della mancata trasformazione e viene emessa all’esterno tramite le urine, il sudore, il respiro, la saliva e le secrezioni vaginali.