Ricomincia, insieme al ciclo di lezioni, anche il corso di proteste portato avanti dagli studenti. Con l'arrivo del nuovo anno scolastico, oltre al riavvicinamento a compagni e docenti, gli alunni, insieme ai genitori, sono costretti a contrastare le pecche, burocratiche o fisiche, che gli istituti possono presentare. Il Liceo Seguenza è uno degli ambienti didattici con più ragazzi al suo interno.
1500 giovani, infatti, animano l'istituto e negli ultimi periodi, purtroppo, sono stati costretti a giri di valzer tra una sede e l'altra per riuscire a trovare aule disponibili. Il nucleo centrale di Via Sant'Agostino non basta per dare a tutti un banco dove studiare, di conseguenza gli studenti, a turno, cambiano stazione scolastica. Il numero di iscritti è però aumentato e adesso, vista anche l'interruzione del contratto di affitto della locazione di Cristo Re, si presenta realmente un problema per il polo didattico.
La Provincia ha infatti tagliato il servizio, creando un argomento di discussione, già da mesi, all'interno del Consiglio d'Istituto. Il Commissario Straordinario Filippo Romano aveva garantito la disponibilità di spazi del Liceo Maurolico (nell'area ex Antonello). I docenti e la dirigenza avevano trovato la soluzione sconveniente, attendendo comunque nuove notizie dall'organo. Era anche intervenuto il comitato genitori che, nel giugno scorso, aveva scritto una lettera alla Provincia volendo porre come alternativa l'utilizzo di alcune aule del plesso Maurolico, senza però incidere nè sui lavori dell'istituto classico nè sui lavori della scuola media Mazzini ed agendo in base alla disponibilità. Nessuna risposta è stata però recapitata ai mittenti e lunedì mattina, vista l'assenza di soluzioni, i genitori e gli alunni manifesteranno per esprimere il proprio dissenso.
Un vero e proprio sit – in informativo e di lotta che coinvolgerà l'ex parcheggio del Duomo a partire dalle 9.30, dove studenti e membri del comitato alzeranno la voce per ottenere risposte dal Commissario Romano. Elisabetta Costa, rappresentante degli studenti del liceo Seguenza, ha dichiarato "La manifestazione che andremo a condurre lunedì è molto diversa dalle precedenti proteste che agli occhi altrui sono viste come mattinate per perdere un giorno di scuola. La mobilitazione organizzata di quattro rappresentanti, consiglio dei genitori e anche con la collaborazione del collegio docenti, mira a dar voce al liceo di cui noi tutti facciamo parte ( adulti e non) e riscattare il nome della scuola più numerosa di Messina ; 1500 studenti allo sbaraglio, costretti ad adottare alternative che equivalgono alle "ultime spiagge " dove poter sbattere la testa ,ovvero dividere le turnazioni tra mattina e pomeriggio (quindi frequentare lezioni pomeridiane) oppure continuare con la divisione dell'orario scolastico tra biennio e trienno (come siamo stati costretti a fare per la prima settimana di scuola) di due ore a lezione, e perche? Perché non abbiamo un altro plesso in cui svolgere il regolare funzionamento delle lezioni. Parlano tanto dei giovani ,ma quando c'è da dargli ciò che gli spetta di diritto, ovvero il diritto allo studio, non lo si presenta mai in condizioni doverose. Un segnale per sottolineare che i ragazzi del seguenza sono abbastanza maturi da capire la gravità della cosa e soprattutto da lottare per questa situazione improponibile. Siamo il presente ed il futuro di questa Messina e di questa Italia sempre più allo sbaraglio ed è arrivato il momento di dimostrarlo". L'istituto ha stabilito un orario provvisorio (e ovviamente scomodo) che costringe i ragazzi a svolgere dei turni pur di potersi recare nelle aule; il mancato dialogo tra il Liceo e l'organo istituzionale ha quindi fatto la nascere la volontà di sviluppare una forma di protesta con la speranza che si possa finalmente trovare una soluzione accettabile.
Claudio Panebianco