Stipendi che mancano da mesi, in qualche caso da anni. Servizi paralizzati o che, nella migliore delle ipotesi, funzionano male. In fumo la possibilità per centinaia di giovani di apprendere un lavoro. Sono le tante facce del disastro della formazione professionale in Sicilia. Solo a Messina e provincia sono quasi duemila i lavoratori che negli anni hanno trovato occupazione in questo settore oggi al centro delle cronache regionali e nazionali soprattutto per gli scandali e le vicende giudiziarie. Un esercito di uomini e donne che sta vivendo sulla propria pelle il caos di un settore andato in frantumi. Oggi in tutte le nove province siciliane sit-in dei lavoratori organizzati dalla Flc Cgil. Anche a Messina un presidio ha atteso il Sindaco Renato Accorinti davanti Palazzo Zanca.
Lavoratori e sindacato hanno consegnato un documento con tutte le rivendicazioni e le problematiche vissute dai lavoratori della formazione. La questione è regionale, ma le Istituzioni locali possono dare un segnale di vicinanza e di presenza, per questo motivo la Flc Cgil ha deciso di chiedere aiuto ai Sindaci dei nove comuni siciliani.
“Chiediamo al Sindaco Accorinti di farsi portavoce del dramma vissuto dai lavoratori della formazione e di portare sul tavolo del Prefetto la vertenza occupazionale. E’ chiaro che la Regione da un lato continua a dare rassicurazioni mentre però la situazione resta ferma al palo” ha spiegato la segretaria provinciale della Flc Cgil Graziamaria Pistorino.
“I lavoratori non ce la fanno più e a Messina il problema si acuisce ancor di più perché è diventato quasi un tabù nominare la parola “formazione”. Vogliamo però far capire che oltre la malagestione politica di questo comparto ci sono adesso dei lavoratori che non possono essere abbandonati al loro destino. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, parliamo di persone che hanno dedicato anni della loro vita a questa occupazione e che oggi sono in un limbo che sembra senza via d’uscita” ha proseguito la sindacalista.
Domani il sindacato e una delegazione di lavoratori sarà a Roma al Ministero dell’Economia e della Finanze per provare a far uscire la questione fuori dai confini siciliani. Mercoledì invece la mobilitazione continua con lo sciopero generale e sit-in a Palermo davanti Palazzo d’Orleans.
F.St.