Il Movimento Azzurro denuncia alla Procura la doppia gestione dell’Isola Bella

Piccola quanto importante. È questa l’Isola Bella, un lembo di terra di straordinario valore naturalistico. Non per questo, però, bisogna esagerare. Soprattutto se di mezzo ci vanno i soldi pubblici, in un momento davvero poco felice per le casse dello Stato. L’Ecosezione di Messina dell’associazione Movimento Azzurro, come già preannunciato ieri, ha presentato oggi alla Provincia di Messina i contenuti dell’esposto che verrà presentato alla Procura Regionale della Corte dei Conti della Sicilia. L’oggetto della denuncia è la gestione dell’Isola Bella, attualmente di competenza di due enti, contemporaneamente. L’Ecosezione del Movimento Azzurro chiede alla Procura di indagare poiché un fenomeno di doppia gestione – con doppi investimenti e stipendi, quindi – potrebbe rappresentare un danno per le casse dell’erario. Come spiega il dottor Giuseppe Pracanica, legale e rappresentante cittadino del movimento, il problema risiede nel decreto emesso dall’Assessorato al Territorio ed Ambiente della regione Sicilia, che ha individuato l’Isola Bella come riserva naturale, “ponendo un vincolo su un sito già vincolato con decreto dell’assessorato regionale ai Beni Culturali”. La situazione paradossale, secondo i membri dell’associazione, è che in un periodo di tagli e ristrettezze, un lembo di terra minuscolo, seppur meraviglioso, abbia addirittura due gestioni, che lo gestiscono con altrettanto personale, pagato con i soldi della collettività. Ancora più paradossale, allargando il discorso ad una considerazione generale, è che tra i due enti ha cercato di inserirsi anche la Fondazione Cutgana di Catania per l’affidamento dell’isola, una richiesta concessa, poi revocata. Insomma, l’Isolabella sarà anche uno “scoglio” come la definisce Pracanica, ma uno scoglio affollato. Per questo l’Ecosezione di Messina del Movimento Azzurro chiede che venga verificato se “a causa di comportamenti e delle decisioni assunte dagli assessori regionali e dai funzionari regionali dell’A.R.T.A, che si sono susseguiti nel tempo, si è concretizzato un eventuale danno erariale”. In piena recessione, l’Isola Bella raddoppia gestione e spese. (Eleonora Corace)

FOTO STURIALE