Domani l’incontro “Favorire il Bio”

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Domani l’incontro “Favorire il Bio”

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mercoledì 18 Febbraio 2009 - 19:59

Avrà luogo presso l’Assessorato all’Ambiente del Comune alle ore 16

Dopo l’incontro del 5 ottobre, in occasione della Biodomenica Nazionale continua il progetto di Legambiente Messina di promozione del Biologico. A distanza di qualche mese, Legambiente vuole fare, dunque, il punto della situazione e riaprire la discussione invitando al nuovo incontro – previsto per domani, giovedì 19 febbraio alle ore 16 – l’Ass. comunale all’Ambiente, E. Amata, l’Ass. comunale al Bilancio, O. Miloro, l’Ass. prov. all’Agricoltura, M.R. Cusumano, il Consigliere provinciale, P. Rao, la CIA, la Coldiretti, la CCIIA e l’AIAB Sicilia.

Tra gli obiettivi di Legambiente Messina figurano innanzitutto l’Organizzazione di un incontro di formazione per le aziende agricole, volto ad informare le stesse aziende su vantaggi e agevolazioni per il biologico ed a sondare le esigenze degli agricoltori, comprendere le difficoltà alla conversione al biologico e decostruire i retaggi culturali che rendono gli agricoltori messinesi ancora scettici rispetto ai vantaggi del biologico; l’ Istituzione di uno sportello provinciale di consulenza per il Biologico rivolto alle aziende, al fine di informare le aziende che vogliano acquisire la certificazione biologica, e dare assistenza alle aziende già certificate, favorendo la costituzione di una rete territoriale che consenta alle piccole aziende a conduzione familiare di fare “sistema” e rispondere più facilmente alla domanda di Biologico proveniente soprattutto dai mercati europei e del Nord-Italia; la Costituzione di Agevolazioni per i produttori bio all’interno dei costituendi mercati contadini a Messina, poiché, pur risparmiando alla società i costi ambientali derivanti dall’inquinamento del suolo e delle falde acquifere fino al mare, nonché i costi sociali e sanitari di tumori e allergie alimentari, i produttori biologici vengono oggi considerati al pari di tutti gli altri produttori agricoli, pur avendo maggiori difficoltà e maggiori oneri (basti pensare alle minori quantità di produzione per chi non usa pesticidi e diserbanti o al costo della certificazione). Per questo sarebbe coerente – secondo Legambiente – che anche nei mercati contadini si incentivi il prodotto biologico attraverso ogni agevolazione possibile, anche economica; l’Istituzione di orti sociali biologici per recuperare zone agricole attualmente in abbandono affidandole ai pensionati o ai cittadini meno abbienti che ne facciano richiesta offrendosi di coltivarle. Ciò risponderebbe per Legambiente ad un’esigenza sociale (fornendo uno stimolo agli anziani, integrando il reddito attraverso la produzione in proprio di frutta e verdura, educando al biologico), ma anche ad un’esigenza ambientale (la fascia agricola attualmente in abbandono è quella compresa tra la città e il demanio forestale, sulla quale si registra un importante dissesto idrogeologico e la maggiore incidenza di incendi; la previsione nei bandi di gara per la refezione nelle mense scolastiche, universitarie e per i catering ospedalieri, di un Regolare Utilizzo di Prodotti Biologici, che in un primo tempo, potrebbe essere messa in atto con relativa facilità, nell’opinione di Legambiente, richiedendo, in sede di bando, non un menù interamente biologico, ma piuttosto una categoria di prodotti biologici (per esempio tutti i prodotti di ortofrutta); la Promozione del ‘Mercato Comunale del Prodotto Biologico’ che potrebbe anche diventare, per la nuova amministrazione comunale, il punto di diffusione di una vera e propria rivoluzione culturale sul fronte dell’educazione alimentare, della tutela ambientale (pesticidi e diserbanti sono un’importante causa di inquinamento), della riduzione dei rifiuti (gli espositori del mercato si stanno organizzando per azzerare i rifiuti, grazie all’introduzione del vuoto a rendere e all’abolizione delle buste di plastica) e del consumo critico. Per far ciò sarebbe necessario, secondo Legambiente, un forte impegno per diffondere la conoscenza del mercato all’intera città; il Riservare uno spazio Bio all’interno dei costituendi mercati contadini a Messina, già patrimonio del comune sentire, secondo il quale, ad esempio, i prodotti comprati dal contadino sono tutti sani e genuini, anche se dagli anni Sessanta l’uso di diserbanti e pesticidi – secondo Legambiente e vari studi effettuati – sarebbe ormai divenuto così diffuso e comune che lo stesso agricoltore è ormai convinto della totale innocuità di tali pratiche e della assoluta genuinità dei suoi prodotti. Per questo è ancora più importante, nell’opinione di Legambiente Messina, che nei costituendi mercati contadini venga chiaramente distinta la differenza e il valore aggiunto del prodotto biologico, attraverso una opportuna collocazione e una comunicazione chiara, capace di raggiungere anche il consumatore distratto.

Letizia Salvo

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