Dopo il successo nel 2009 di “Due gatti a teatro – La Traviata: l’opera lirica raccontata” con l’interessante slogan “Imparolopera”, viene proposta per l’anno in corso una rilettura di “Cavalleria rusticana – due compari raccontano il Teatro”, scritta dal maestro Gianni Venuti, che ne cura anche la regia.
Questa volta, ci saranno in scena due compari, Gianni Livoti e Silvana Foti, con le loro narrazioni, anche divertenti, a rendere maggiormente comprensibile la storia ed a stemperare la trama di questo dramma di gelosia e di sangue, che vedrà il suo debutto al Teatro Vittorio Emanuele di Messina il 12 aprile in due spettacoli.
Da qui scaturisce il titolo “Cavalleria rusticana: due compari raccontano il teatro”.
Il copione è una riduzione dell’opera stessa tratta dalla omonima novella “Vita dei campi” di Giovanni Verga, ambientata a Vizzini in Sicilia, e messa in libretto da Targioni-Tozzetti e Menasci, dove vengono narrati, ancora dopo oltre 150 anni, l’amore complicato di Turiddu, sposato a Santuzza ma innamorato di Lola e la decisione di Alfio: vendicare col sangue l’onore tradito.
Ruoli interpretati rispettivamente, con grande trasporto ed energia vocale, dal tenore catanese Antonio Alecci, dal soprano Paola Bivona, capace non solo di intonazioni precise e acute ma anche di grande presenza recitativa, dal mezzosoprano Angela Romeo e dal baritono Paolo La Delfa. Mamma Lucia è la voce del contralto Caterina Villari.
La produzione è affidata all’Associazione Culturale Polifonica “Corale delle Vittorie”, con presidente Concetta Pantò e direttore artistico Giuseppe Romeo; a quest’ultimo il compito di coordinare gli interventi in arie celeberrime come “Inneggiamo il Signore” o “Viva il vino spumeggiante” di un coro robusto e numeroso atto a confermare, rispetto al passato, ancora una volta, serietà e professionalità.
Ci sarà anche la partecipazione dei “Pueri Cantores” della scuola “Vann’Antò” di Messina. Le musiche di Pietro Mascagni saranno affidate all’abilità al pianoforte del M° concertatore Antonio Gennaro.
Con la realizzazione di questo ulteriore progetto, si prosegue in un percorso lungimirante con finalità didattiche, pedagogiche e nel contempo ludiche. Questo appuntamento si propone con l’intento di avvicinare i giovani alla cultura musicale, per amare pagine che hanno attraversato secoli e continenti ed invogliarli ad essere i fruitori negli anni a venire dei teatri.
Un incontro che possa essere festa della musica, “perché la musica addolcisce gli animi … è catarsi … crea un interessante binomio/slogan: capire per amare.”
LETIZIA SALVO