L’associazione universitaria Atreju pone l’accento sugli “enormi disagi” che il nuovo progetto con il quale il sindaco Cateno De Luca intende rivoluzionare il trasporto urbano, attraverso l’eliminazione del tram, causerebbe agli studenti universitari. L’associazione va oltre “l’enorme impatto che tale mossa avrebbe su tutta la città, non essendo ciò di nostra diretta competenza”.
“Com’è noto a tutti, sindaco compreso – spiega il presidente, Armando Falliti – l’università è sempre stata il fiore all’occhiello della nostra città e un punto di riferimento per migliaia di studenti, siciliani e non, che con enormi sacrifici investono le loro risorse, contribuendo allo sviluppo economico, sociale e culturale di Messina.
In virtù di ciò – prosegue la nota – non riusciamo a comprendere come il sindaco possa pensare di eliminare l’unico mezzo con il quale la maggior parte degli studenti si reca giornalmente nei poli distaccati del Papardo, dell’Annunziata e del Policlinico, rischiando, con questa mossa, di dilapidare l’immenso patrimonio umano e di causare il declino di una delle università più importanti d’Italia”.
L’associazione Atreju chiede al sindaco “di rivedere il progetto e di instaurare un dialogo sia con l’amministrazione universitaria sia con i rappresentanti delle associazioni studentesche in modo tale da individuare i problemi e le carenze ed elaborare, con un lavoro condiviso, un nuovo progetto di mobilità urbana, favorendo gli investimenti sui mezzi ad impatto zero, in modo da tutelare il meraviglioso luogo in cui è incastonata la nostra città, e favorendo la pratica del car pooling, da noi già proposta all’amministrazione universitaria”.
L’associazione Atreju ritiene altresì opportuno che questo “sia un primo passo necessario per garantire agli studenti un supporto maggiore di quanto oggi hanno, in modo da consentire loro di esercitare, nel migliore dei modi, il diritto allo studio”. Da qui la richiesta di un incontro con il sindaco, Cateno De Luca.