ROCCALUMERA. Riattivato per 30 giorni dal Comune il servizio di trasporto disabili, grazie alla collaborazione dell’Assovolo e della Croce rossa italiana. Il servizio, rivolto agli utenti che quotidianamente si recano per necessità terapeutiche e per attività ricreative dalla propria abitazione al centro diurno di Nizza di Sicilia, è stato svolto dalla Cooperativa Genesi, nell’ambito delle progettualità del Piano di zona 2010-2012 del Distretto socio-sanitario D26, fino al 30 novembre scorso. Nelle more dell’avvio delle nuove progettualità del Piano di zona 2013-2015 ad opera dell’ Aod 2 del suddetto distretto, onde evitare l’interruzione del servizio, legato al disbrigo delle procedure burocratiche, e così alleviare il disagio patito dalle famiglie a causa di detta interruzione, l’ufficio Servizi sociali, su impulso dell’assessore Miriam Asmundo, si è attivato per la continuità del servizio, ricorrendo all’ausilio dei volontari dell’Assovolo e della Croce rossa italiana, i quali, con il mezzo in dotazione del Comune, e con l’autovettura fornita dalla Croce rossa italiana, provvederanno al trasporto degli utenti. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco, Gaetano Argiroffi. “Un doveroso ringraziamento, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità – ha dichiarato il primo cittadino – va all’Assovolo nella persona del suo presidente, Giuseppe Santisi e alla Croce rossa italiana, presieduta dal dottor Filippo Isaja, i quali, in sinergia e collaborazione con il Comune, con le loro risorse umane ed i propri mezzi di trasporto, hanno garantito il mantenimento di un servizio di primaria importanza in favore delle fasce più deboli della popolazione. Sono, pertanto, particolarmente grato a tali associazioni – prosegue il sindaco – molto sensibili alle problematiche che interessano il nostro territorio, le quali, peraltro, non è la prima volta che si prestano a svolgere servizi di utilità sociale. Il che in ossequio alle finalità dell’Amministrazione attiva, che ha avuto tra i suoi obiettivi primari la tutela delle categorie disagiate, rivestendo esse priorità assoluta tra gli interessi pubblici da soddisfare”.