“Ci abbiamo creduto fino in fondo. I lavoratori e le lavoratrici non si sono mai arresi, nonostante, in più occasioni, siano stati malamente trattati dai rappresentanti di quella politica che in tutti questi anni ha rappresentato il “cancro” dei servizi sociali, finendo col ridurre questo settore alla stregua di un malato terminale. Oggi è proprio grazie alla tenacia, alla determinazione e alla forza di volontà delle battaglie portate avanti senza sosta, tutti insieme, che possiamo dire di avercela fatta. A dispetto di quanti hanno consideravano il caso della cooperativa Futura, una battaglia persa in partenza”.
La segretaria della Funzione pubblica della Cgil, Clara Crocé, commenta con grande soddisfazione le ultime notizie riguardanti la principale e più complicata delle vertenze finora condotte dalla Fp Cgil. Dopo la vittoria ottenuta dal Tribunale del lavoro che aveva condannato il Comune (retto dall’allora amministrazione Buzzanca) e la cooperativa, al pagamento in solido degli stipendi arretrati dei lavoratori, giunge un altro successo: “In questi giorni – afferma la Crocé – si è conclusa positivamente la procedura della liquidazione coatta amministrativa nei confronti della cooperativa Futura. Grazie al lavoro dei legali convenzionati con la Cgil avv. Calderonio-Franchina e l’Ufficio vertenze della Cgil retto da Giusy Squillacioti, l’Inps, infatti, sta provvedendo alla liquidazione del Tfr relativo e delle ultime due o tre mensilità di stipendio ai lavoratori”. Le cifre complessive ottenute dai dipendenti variano a seconda dei casi: c’è chi ha percepito seimila euro di arretrati, chi tremila, chi quattromila. “E’ un’enorme soddisfazione – continua la sindacalista – che ci conferma come le centinaia di proteste, manifestazioni, sit-in, incatenamenti, portati avanti dal 2009 al 2012, hanno sortito gli effetti sperati”.
La Fp Cgil coglie però l’occasione per rivolgersi anche all’attuale Amministrazione, che negli ultimi mesi, seguendo la scia di quanto fatto dal commissario straordinario Luigi Croce, ha continuato ad opporsi alla sentenze del giudice del lavoro che continuano a dare ragione ai lavoratori. A questo proposito, la Fp Cgoò, ha chiesto un incontro all’assessore Mantineo, per proporre una transazione sulla somme complessiva dei 630 mila euro che sono stati bloccati nelle casse comunali in seguito agli atti stragiudiziali dei lavoratori: “tale cifra – spiega la Crocé – sarebbe sufficiente per chiudere la partita e consentire di liquidare la rimanenza degli stipendi arretrati, che per alcuni lavoratori sono due, per altri uno per altri tre. Ciò contribuirebbe a diminuire il contenzioso. Diversamente la cifra sarebbe molto più elevata, perché il debito originario di palazzo Zanca nei confronti dei dipendenti, anche a seguito dei giudizi monitori e dei conseguenti giudizi di opposizione, è notevolmente aumentato e rischia di assumere dimensioni ancora più considerevoli all’esito dei relativi giudizi d’appello. La Fp Cgil – conclude Crocé – non intende appesantire le già asfittiche casse comunali, per questo propone la transazione. Così da rendere possibile che la vertenza si chiuda a costo zero anche per il Comune. Un diverso atteggiamento potrebbe apparire incomprensibile – avverte la sindacalista- considerato che il Comune ha già avanzato alle cooperative sociali le proposte di transazione dei crediti, in applicazione dell’art. 243 bis”.